Sanzioni stradali, un vero salasso per i cittadini | In questa città record assoluto
Uno dei pochi trend in crescita dell’economia made in Italy sono gli incassi delle sanzioni stradali. Sbalorditevi pure
C’è chi punta tutto sull’elettrico, chi tutto sull’idrogeno, poi ci sono quelli che credono sia meglio aspettare ancora un po’ per sapere quale sarà il futuro dell’auto e quelli che non si sentono affatto in colpa per girare ancora con vecchio Euro zero.
Il mondo degli automobilisti, in questi anni più che mai, si è trasformato in un universo multiforme. Da una parte questo è un bene, perché ancora non abbiamo perso quella continuità con il passato che ci aiuta a comprendere meglio i passi verso il futuro. Dall’altra ha creato un grande caos dinanzi a divieti, restrizioni, normative antinquinamento e nuovi paradigmi di mobilità green.
Anche il futuro dell’auto si costruisce giorno dopo giorno. E non dobbiamo avere fretta di vedere a tutti i costi quale sarà nel 2035, quando i costruttori chiuderanno per sempre l’era dei motori a combustione. Nonostante la scadenza sembra incombere minacciosa, nessuno ha la sfera di cristallo ed è in grado di prevedere come si trasformerà il settore dell’automotive da qui a pochi anni.
Per il futuro? Sicuramente più sanzioni
Un’unica certezza rimane in questo tumultuoso cambio di prospettiva: le sanzioni per chi viola le regole del Codice della Strada. Anzi, possiamo affermare con buona probabilità che più passa il tempo e più si inaspriranno le pene. Magra consolazione questa, ma il trend che abbiamo potuto osservare dai dati diffusi dal Codacons parla chiaro. La rendicontazione annuale relativa ai proventi delle multe stradali scatta la fotografia di una situazione allarmante.
In crescita anno su anno, il business delle sanzioni in Italia è una macchina ben oliata, che funziona con una precisione e una solerzia da far impallidire persino gli svizzeri. In questo sì che siamo ai primi posti in Europa! A creare il terreno fertile anche il vuoto legislativo per una regolamentazione formale sul funzionamento degli autovelox, in agenda già da 12 anni e mai presa sul serio in considerazione. Qualche idea sul perché ciò non sia ancora avvenuto potremmo avanzarla, ma andremmo a finire fuori tema.
Chi più, chi meno: i comuni che incassano
Limitiamoci a parlare dei dati dichiarati dagli enti locali al Governo, e ognuno trarrà le proprie conclusioni. Rimanendo in tema autovelox, abbiamo anche qui una classifica, che vede primeggiare Firenze come città con il maggior incasso di multe elevate dai rilevatori automatici della velocità, seguita da Milano e Genova. Milano si conferma in generale la città italiana che più ha guadagnato dalle sanzioni sul totale delle violazioni del Codice della Strada nel 2022, seguita a ruota da Roma.
Dai conti emerge che complessivamente, le 20 principali città italiane nella classifica presa in esame hanno incassato 547 milioni di euro dalle multe stradali nel 2022, con un aumento del 37,4% rispetto all’anno precedente. Mica male. Potenza ha adottato probabilmente una nuova tattica predatoria, dal momento che ha registrato la maggiore crescita degli incassi rispetto al 2021. Il Codacons avverte che l’uso degli autovelox continua a sollevare preoccupazioni sulla loro corretta collocazione e sull’utilizzo a scopo di “lucro municipalizzato” piuttosto che per la sicurezza stradale. Motivo per cui è bene sempre verificare se esistono gli estremi per impugnare ricorso.