Passo carrabile, adesso non si scherza più | 680€ di multa se non esponi questo
Non tutti i passi carrabili sono uguali, questo perché non tutti esplicitano un dettaglio importante, nei guai chi lo trascura
In città ormai non si trova nemmeno un buco per parcheggiare, talvolta anche solo per una breve sosta. Quando poi, dopo aver vagato a tempo indeterminato, pensiamo di aver finalmente trovato un posto, si scopre subito il motivo per cui era libero: un dannato passo carrabile.
È un classico: ogni volta che siamo alla disperata ricerca di un parcheggio, gli unici posti che all’apparenza sembrano sempre liberi sono di due tipi, quelli occupati dalle Smart, o quelli in cui vige un divieto di sosta per passo carrabile.
Ma siamo proprio sicuri che tutti questi divieti di sosta siano legittimi? Può capitare infatti che quel cancello con piccola rampa annessa non abbia tutti i requisiti in regola per obbligarci a cercare posto altrove, nonostante esponga tanto di cartello.
Quando possiamo parcheggiare davanti
Come può capitare questo? Vi starete chiedendo come mai sia possibile che alcuni spazi adibiti al passaggio dei mezzi all’interno di un proprietà privata siano legittimi e altri no. La risposta è semplice. Non tutti i proprietari di un immobile che ha accesso alla strada pubblica hanno richiesto od ottenuto l’autorizzazione per esporre un cartello di passo carrabile.
Può suonare fantascientifico ma è così. E allora vi starete chiedendo: “quante volte mi sono fatto fregare da finti divieti di sosta e ho dovuto cercare parcheggio altrove!” Quando invece avremmo potuto parcheggiare lì davanti senza nessun rischio di prendere una multa. Piuttosto chi rischia una sanzione, e anche salata, sono coloro che non espongono un cartello di passo carrabile a norma.
I furbetti del divieto
E cosa prevede la normativa? Innanzitutto va detto che un passo carrabile è un’area dedicata all’attraversamento del marciapiede per accedere a una proprietà. Accesso che di per sé non prevede il diritto del proprietario a mantenere libero lo spazio antistante il suo cancello. Per farlo è richiesta l’approvazione e il permesso delle autorità locali, in quanto l’accesso potrebbe avere conseguenze sulla sicurezza e sul traffico della zona. Motivo per cui a molti è negato il permesso e, nonostante ciò, si ostinano ad esporre un cartello di passo carrabile, anche se non a norma.
Perché il cartello abbia valore legale, deve sempre riportare gli estremi dell’atto, come il numero dell’autorizzazione e l’anno di rilascio. Se ci facciamo caso, nella maggior parte dei passi carrabili sono indicati questi dati. Ma in alcuni mancano, sono lasciati in bianco. Non si tratta di una distrazione, ma di un illecito vero e proprio, per il quale l’articolo 22 del Codice della Strada prevede sanzioni. Nella normativa si sottolinea come l’apertura di nuovi accessi o diramazioni senza l’autorizzazione dell’ente proprietario, è una violazione per cui si può essere multati con una sanzione da 173 a 694 euro. La prossima volta facciamo caso ai furbetti dei passi carrabili e, se manca l’autorizzazione, saremo noi autorizzati a parcheggiare lì la nostra auto.