Auto storiche, arriva la stretta definitiva | Adesso circoleranno soltanto queste
La polemica infuria già da molto tempo. Aperto un tavolo di trattativa per consentire a quelle davvero storiche di circolare
Le auto storiche che ogni tanto vediamo circolare per le strade delle nostre città rappresentano un valore inestimabile per ogni proprietario e anche per il nostro paese. In certi casi sono come un’opera d’arte, pezzi unici di una bellezza rara che ricorda i tempi in cui l’industria automobilistica andava fortissimo.
Molti di noi avranno nel cuore alcuni vecchi e iconici modelli che hanno segnato per sempre la storia dell’automotive, veicoli non per forza di lusso o dalle grandi prestazioni, ma dal design caratteristico che ricorda un tempo che non c’è più.
Con le nuove restrizioni e i divieti di circolazione che hanno colpito molte città italiane, le auto storiche hanno visto una grave minaccia alla loro sopravvivenza. Nella maggior parte dei casi si tratta infatti di modelli Euro zero, o spesso addirittura “pre-Euro”, che certo non sono a norma con i divieti imposti di recente in alcune grandi aree metropolitane del nostro paese.
Fascia verde Roma, si abbatte la mannaia su milioni di veicoli
Prendiamo l’esempio di Roma. Da qualche tempo nella capitale sta infuriando la polemica per le nuove restrizioni imposte dal sindaco Gualtieri, ma in realtà già messe in agenda ai tempi della giunta Raggi. Secondo l’ordinanza del sindaco capitolino, il ridisegno della fascia verde (la più grande d’Europa) impedirebbe la circolazione di milioni di veicoli inquinanti, divieto che colpisce tutti i veicoli diesel fino agli Euro 4 e tutti i benzina fino agli Euro 3.
In sostanza questo significa che qualsiasi veicolo acquistato prima del 2004 a Roma non può – o in alcuni casi potrà – più circolare. L’ordinanza di Gualtieri non ha escluso la categoria delle auto storiche iscritte all’ASI, che sono state considerate a tutti gli effetti “inquinanti”.
Auto storiche fuori dalla fascia verde
La restrizione ha creato parecchio malumore tra gli addetti ai lavori, che si sono uniti al coro della protesta cittadina per salvaguardare il valore delle loro auto, equiparate in sostanza a qualunque altro veicolo vecchio, scassato e di scarso valore storico e culturale per il nostro paese. In generale, per l’assegnazione dello status di auto storica sono stabiliti criteri specifici, come l’età del veicolo, la sua originalità, la conservazione e il suo interesse storico.
Questi criteri sono verificati da enti o associazioni riconosciute che emettono le relative certificazioni, proprio come fa l’ASI. A Roma, secondo le stime elaborate dagli organi competenti, le auto che hanno da 20 a 30 anni sono 57.000, ma quelle di vero interesse storico sono soltanto 7.000, un numero irrisorio che, secondo Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, non costituisce un reale impatto ambientale, considerando anche il fatto che la stragrande maggioranza di questi 7.000 veicoli sono utilizzati solo in caso di raduni e per il resto dell’anno le vetture rimangono ferme in box.