Autostrade, aumentano ancora i Safety Tutor: sanzioni fino a 800 euro | Ecco come riconoscerli
Le tratte autostradali coperte dal sistema safety tutor sono triplicate in tre anni. Sanzioni pesantissime in arrivo
Siamo sempre alle prese con le sanzioni elevate dai sistemi elettronici di controllo della velocità. È forse il segnale che dovremmo iniziare a convivere più serenamente con queste tecnologie, perché sembra si stiano adottando ormai su tutte le strade.
Anche le autostrade infatti sono piene di telecamere pronte a sanzionare. Su tutta la rete gestita da Autostrade per l’Italia sono in aumento i sistemi Safety Tutor gestiti dalla Polizia stradale per tenere sotto controllo la velocità media degli automobilisti.
Una volta si pensava che bastasse rallentare in prossimità di questi rilevatori automatici e ridurre fino a 130 km/h la propria velocità per salvarsi dalla multa. Ma i furbetti hanno avuto vita breve. Il sistema consente oggi di sanzionare le violazioni ai limiti di velocità media, quelli cioè rilevati lungo l’intero tragitto. Quindi è del tutto inutile viaggiare a 160 km/h e inchiodare in prossimità del Safety Tutor.
Poco importa frenare
Vediamo più in dettaglio come opera il sistema. Il Safety Tutor entra in funzione grazie all’utilizzo di telecamere poste in due punti di osservazione lungo il tratto di strada. La prima telecamera registra la targa del veicolo, la data e l’ora del passaggio, mentre la seconda effettua lo stesso rilevamento al punto di uscita.
I dati acquisiti dalle due postazioni si incrociano all’interno del sistema centralizzato, che calcola poi la velocità media del veicolo nel tratto di autostrada percorso. Per farlo basta ricorrere a una banalissima equazione di “meccanica classica” in cui si mette in relazione lo spazio percorso e il tempo impiegato dal mezzo. Se dovessimo superare i limiti oltre il livello di tolleranza consentito, che in autostrada è di 137 km/h, il sistema otterrà dalla Motorizzazione le informazioni sul nostro conto. Successivamente tutto il processo passa in carico alla Polizia Stradale, a cui non rimane altro che inviarci un verbale con l’accertamento della violazione.
Multe da quasi mille euro
I Safety Tutor sono ormai presenti su molte autostrade e il numero di chilometri coperti da questo sistema è aumentato in modo considerevole negli ultimi anni. Si pensi che nel 2019 erano solo 420 i km di autostrade controllate da questo sistema. Nel 2020, il numero di chilometri è aumentato a 1.000. Per poi arrivare a estendersi a ben 1.400 km nel 2021. Le principali arterie autostradali che prevedono la presenza dei tutor sono l’Autosole, l’Autostrada Adriatica, la Milano-Brescia e la A13.
Le telecamere funzionano in tutte le condizioni meteorologiche e di traffico, e riescono a individuare anche i veicoli che viaggiano a luci spente e in corsia d’emergenza. Come accade per i normali autovelox, anche i Safety Tutor dovrebbero adottare la soglia di tolleranza del 5%, entro la quale non si prevede la sanzione. Da quanto pare invece alcune sentenze hanno stabilito che questa tolleranza può e deve crescere, fino ad arrivare al 15% per velocità pari o superiori a 130 km/h. Come varia la tolleranza, così anche le multe elevate dal Safety Tutor variano a seconda dell’eccesso di velocità rispetto al limite consentito. Si parte da un minimo di 41 euro per arrivare agli 829 euro, con decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione da 6 a 12 mesi per chi supera di oltre 60 km/h il limite consentito.