Finalmente chi possiede un’auto elettrica non dovrà più fare i conti con le file alla colonnina e i lunghi tempi di ricarica
Una delle più grandi criticità legate all’utilizzo del veicolo elettrico è l’enorme difficoltà nel processo che dovrebbe consentire la ricarica delle batterie. Sono tanti i limiti tecnologici e i nodi che sono ancora da sciogliere sul futuro della rete infrastrutturale di colonnine.
E il tema spaventa gli automobilisti. Nessuno di noi vorrebbe trovarsi nel bel mezzo di un’autostrada, ad esempio, e rimanere a secco di elettroni. Sarebbe una tragedia. Motivo sufficiente per spingere la gran parte degli automobilisti a guardare al momento ancora con diffidenza alle innovazioni delle auto elettriche.
Oltre alla carenza strutturale di una rete di ricarica diffusa in modo capillare su tutto il territorio, il limite tecnologico ancora da superare riguarda il livello di efficienza delle batterie e la lentezza dell’intero processo di ricarica. Di quest’ultimo aspetto si parla poco, ma di fatto potrebbe rappresentare un vero problema quando i veicoli elettrici saranno molti di più di quelli che circolano oggi.
L’aumento del parco auto circolante obbligherà a rivedere le tempistiche di ricarica, ancora oggi troppo lunghe. Se all’incremento del numero di auto elettriche non corrisponderà un adeguamento della tecnologia, non tutti potranno permettersi di aspettare oltre mezz’ora per ricaricare la batteria, oltretutto solo a metà. Questo è un tema che prima o poi va risolto, altrimenti ci troveremo con file chilometriche alle colonnine. Le alternative alle attuali batterie al litio già sono allo studio e in certi casi sono in fase di sperimentazione su alcuni veicoli.
Sono diverse le tecnologie di batterie per auto elettriche che stanno emergendo in questi ultimi anni per consentire ricariche più rapide. Tra queste, le più note sono le batterie allo stato solido. Questa nuova tecnologia presenta l’enorme vantaggio di avere una densità energetica maggiore rispetto alle batterie al litio e consente una ricarica più veloce grazie alla sua capacità di gestire meglio il flusso di energia. Le altre grandi eredi delle batterie al litio sono le batterie al sodio. Già adottate in fase sperimentale su un modello Volkswagen prodotto in Cina attraverso la partnership con Jac, sono una tecnologia emergente che garantirebbe di ridurre i costi delle batterie, permettendo una ricarica ultrarapida e una maggiore capacità di immagazzinare energia.
E se, tecnologia permettendo, non dovessimo più dover aspettare tempi biblici prima che la batteria torni a essere carica? E per di più, facendo anche a meno delle colonnine? La Svezia ci sta pensando grazie alla realizzazione di un’autostrada “elettrica” tra Hallsberg e Örebro, che consentirebbe la ricarica dei veicoli già durante la marcia. Attualmente il progetto prevede tre possibili soluzioni di ricarica, da installare direttamente in autostrada, attraverso linee di contatto aeree, o con un sistema conduttivo nel terreno, oppure grazie a un sistema a induzione nascosto nel manto stradale.
L’obiettivo a lungo termine è elettrificare il 25% della rete stradale principale e costruire 300 chilometri di strade elettriche entro il 2045. Secondo l’Amministrazione dei Trasporti svedese, la ricarica durante la guida potrebbe ridurre le dimensioni delle batterie dei veicoli elettrici fino al 70%. La scelta della soluzione definitiva non è stata ancora presa e il progetto sarà completato nel 2025. L’autostrada elettrica svedese consentirebbe un importante passo avanti per promuovere l’adozione dei veicoli elettrici e facilitare i viaggi su lunga distanza senza preoccuparsi troppo della ricarica. In questo caso per nulla.