Semaforo giallo, ecco il dispositivo che ti frega sempre | Multa tremenda e 6 punti in meno
Passare con il giallo non deve essere la prassi: è una violazione assimilabile al passaggio con il rosso. Valido solo in rari casi
Quante volte ci è capitato di passare con il semaforo giallo? Forse non le possiamo nemmeno contare perché sono troppe. Eppure, siamo così sicuri di poterlo fare sempre? Come vedremo, la legislazione in questo caso è chiara, anche se l’applicazione della norma è un po’ fumosa.
Passare col giallo è uno di quei temi controversi su cui spesso non siamo sicuri di quello che è giusto fare. Ci sono innanzitutto due scuole di pensiero: quelli che ritengono sia accettabile attraversare l’incrocio quando il semaforo è giallo, e gli altri che inchiodano appena scatta, dopo il verde.
Nonostante la sfida tra le due filosofie, la giurisdizione prevede una regola specifica riguardo al passaggio con il semaforo giallo: non è consentito. Ma è prevista un’eccezione. Si può passare con il giallo nel solo caso in cui l’automobilista è troppo vicino all’incrocio per fermarsi in modo sicuro. In questi casi il veicolo può attraversare l’incrocio, purché lo faccia nel più breve tempo possibile.
Il punto di non ritorno
D’altronde è anche una regola dettata dal buon senso comune. Se il giallo è pensato come avviso per iniziare a fermarsi, ci sono situazioni in cui questo avviso arriva troppo tardi per chi ha già (quasi) impegnato l’incrocio. A quel punto diventa più pericoloso fermarsi che passare liberando la strada il prima possibile. Ad esempio, se sopraggiunge un altro veicolo dietro il nostro a velocità sostenuta, e ci troviamo troppo vicino all’incrocio per fermarci in sicurezza, senza rischiare di causare un incidente, potrebbe essere ragionevole attraversare l’incrocio in modo sicuro.
Ma come si fa a decidere con certezza in quale occasione il conducente ha già superato il “punto di non ritorno” ed è così più opportuno proseguire? In realtà è bene tenere sempre a mente come regola generale: che passare con il semaforo giallo dovrebbe essere un’opzione da prendere in considerazione solo in casi rari, e solo se effettuata in modo sicuro. Nell’ipotesi in cui ci approfittassimo della situazione di incertezza creata dal giallo, potrebbe esserci pur sempre un agente preposto a controllare l’infrazione, o peggio, un temutissimo Photored. Qualora avessimo tutto il tempo per fermare il veicolo, ma decidessimo di passare lo stesso col giallo, staremmo commettendo una violazione assimilabile al passaggio con il rosso. Per questa si prevedono multe da 167 euro, che diventano 222 euro se l’infrazione è commessa tra le 22:00 e le 7:00 del mattino, e 6 punti in meno sulla patente.
Come funziona il Photored
Quando si parla di telecamere è giusto sapere alcune cose: in primis che non esiste nessun obbligo di segnalare il dispositivo con anticipo, come invece avviene con l’autovelox. E questo potrebbe essere già problematico. In secondo luogo, teniamo presente che bisogna fare molta attenzione a non superare la linea di arresto anche solo con le ruote anteriori, qualora avessimo intenzione di fermarci col giallo. Se invece decidessimo di impegnare lo stesso l’incrocio, consideriamo che generalmente le telecamere si attivano quando la luce del semaforo diventa rossa.
Ma dovremo avere il tempo sufficiente per attraversare. In caso non dovessimo farcela, il Photored si attiva per scattare una serie di fotografie che documentano l’infrazione. Nel verbale dovrebbe comparire questa sequenza di foto. La presenza di una sola fotografia che ritrae il veicolo oltre la linea di stop non è sufficiente per emettere una multa. È necessario anche un secondo fotogramma che mostri il veicolo al centro dell’incrocio. Questo sistema della “sequenza fotografica” si adotta per evitare multe emesse in quei casi dubbi, in cui la linea di stop non esiste. E non sono pochi. Lo ha stabilito la Cassazione.