Multe, da oggi puoi annullarle così | Ecco dove fare richiesta
Sono sempre più frequenti i casi in cui è possibile annullare una multa. Basta sapere come farlo e quali sono le condizioni
Ci sono volte che proprio non possiamo evitarlo, e pur mettendo tutto il nostro impegno nel rispetto delle norme del Codice della Strada veniamo lo stesso sanzionati. Ma si tratta sempre di multe legittime? In caso contrario, come dovremmo fare per annullare la sanzione?
Innanzitutto va detto che il modo migliore per evitare di dover ricorrere a strategie e cavilli legali per trovare uno stratagemma e schivare la multa è quello di rispettare le prescrizioni della normativa. Sembrerà banale, ma spesso è la strategia più efficace.
Soprattutto se già siamo a corto di punti sulla patente. Il rispetto del Codice della Strada andrebbe praticato ogni giorno, diventando poi nel tempo il nostro stile comportamentale alla guida. Ma non siamo qui per dare lezioni agli automobilisti, solo per ricordare che il primo modo per tenersi lontani dai guai è rispettare le regole. Ma se la multa fosse illegittima?
Perché e quando si può annullare una multa
Esistono metodi che tutti conosciamo per fare richiesta di annullamento di una multa. Questa domanda può avere più o meno successo a seconda che si presentino valide motivazioni e prove a sostegno della propria contestazione. È importante fornire una dettagliata descrizione dell’incidente o delle circostanze che giustificano la richiesta, citando le norme pertinenti e le condizioni che secondo legge dovrebbero portare all’annullamento.
Alcuni fattori che possono favorire l’annullamento includono errori procedurali nella rilevazione dell’infrazione, una reale mancanza di prove concrete o contraddizioni nel verbale, e tutta una serie di lacune nella contestazione da parte delle autorità. Ovviamente, per rafforzare la nostra richiesta, è bene presentare della documentazione fotografica, testimonianze o prove tecniche inconfutabili che diano una ragione concreta per richiedere l’annullamento. Un’adeguata formulazione della richiesta, rispettando le tempistiche e i canali ufficiali, può aumentare le possibilità di successo. Ricordiamo che il ricorso deve essere basato su fondamenti solidi e rispettosi delle leggi vigenti.
Il ricorso in autotutela
Una modalità di annullamento forse ancora poco nota è il ricorso in autotutela. In questo caso non saremo nemmeno obbligati a fare un appello al giudice di pace, e la vicenda potrebbe risolversi in tempi molto più rapidi di quelli che pensiamo. In sostanza si tratta solo di presentare una richiesta di revisione del provvedimento amministrativo – in questo caso la multa – direttamente all’ente che ha emesso la sanzione. Questo tipo di richiesta si configura come una valida alternativa rispetto alla lenta azione giudiziaria, e si adotta principalmente quando è evidente che siano stati commessi errori o irregolarità procedurali. Sono cose che possono succedere, motivo per cui l’ente chiamato in causa, potrà rivedere la sanzione ed eventualmente annullarla o modificarla.
È essenziale tenere presente che il ricorso in autotutela è ammesso solo in determinati casi e per specifiche tipologie di sanzioni. Per esempio fanno parte di questo insieme di provvedimenti le multe per mancanza di certificato di assicurazione obbligatoria, solo se dimostriamo la reale sussistenza della copertura assicurativa. Potremmo aver pagato per un certificato assicurativo dove è trascritto un numero di targa erroneo, ad esempio. Sono tanti gli altri casi: tra questi ricordiamo una errata rilevazione dei dati, un veicolo multato ma di cui già avevamo denunciato il furto, una multa già pagata o il verbale notificato oltre i termini previsti. Nel caso in cui si desideri presentare il ricorso, il conducente multato deve rivolgersi all’ufficio o al comando di polizia che ha rilevato l’infrazione. In alternativa è possibile rivolgersi al prefetto della zona in cui è stata contestata l’infrazione.