Airbag, scoppia lo scandalo: “Rischio di morte” | Richiamati milioni di dispositivi
Richiamo degli airbag difettosi per un presunto rischio di morte. Ci dovremmo preoccupare?
NHTSA, l’agenzia nazionale per la sicurezza dei trasporti, ha deciso di aprire un’indagine nei confronti degli airbag prodotti da ARC Automotive, in quanto difettosi.
Secondi i controlli effettuati, questi airbag presentano dei rischi simili a quelli degli airbag Takata, che avrebbero portato l’azienda giapponese al fallimento. Per l’NHTSA, dunque, sarebbe necessario un richiamo di 67 milioni di airbag attualmente in circolazione, anche se ARC ritiene il provvedimento esagerato, opponendosi al richiamo.
L’NHTSA, comunque, ha stabilito che i gonfiatori degli airbag in questione siano assolutamente difettosi, e avrebbero provocato delle lesioni in più di un incidente.
Richiamo airbag difettosi: ecco cosa è successo
ARC avrebbe richiamato ben 67 milioni di gonfiatori, non ritenendo comunque necessario un richiamo di questa portata. Nella comunicazione ufficiale si spiega che il difetto è causato dalla tecnica di produzione del gonfiatore airbag, visto che il contenitore del propellente metallico è saltato a causa dell’attrito al supporto.
Scrive l’NHTSA: “Il procedimento di saldatura per attrito forma una scoria di saldatura. Se eventuali detriti di dimensioni sufficienti si trovano nel supporto centrale del gonfiatore, l’orifizio di uscita potrebbe bloccarsi. L’ostruzione del foto di uscita potrebbe causare una sovra pressurizzazione e causarne la rottura in frammenti di metallo che vengono spinti con forza nell’abitacolo”.
“Un rischio irragionevole di morte”: ecco cosa dice l’NHTSA
I prodotti ARC vengono utilizzati da diversi costruttori, tra i quali troviamo Ford, BMW, GM, Kia e Hyundai. General Motors, di recente, ha accettato di procedere al richiamo di un milione di auto a causa di un incidente avvenuto nel recente marzo 2023, nel quale un conducente avrebbe riportato lesioni al volto. “Un dispositivo di gonfiaggio dell’airbag che si rompe quando si apre in un veicolo è chiaramente difettoso”, dichiara il direttore dell’ufficio indagini sui difetti, Stephen Ridella.
Non tarda, tuttavia, la risposta di ARC. Il vicepresidente dell’integrità del prodotto, Steve Gold, scrive che ARC prende seriamente ogni potenziale problema, spiegando anche che non ritiene che sia necessario un richiamo così importante in questo caso specifico. Infatti, l’NHTSA non si è basata su un difetto sistemico o prevalente, ma su “sporadiche anomalie di produzione che sarebbero già state affrontate”. La questione, comunque, sembra non essere destinata ad una breve risoluzione, poiché la stessa NHTSA ha parlato di “un rischio irragionevole di morte e lesioni nei passeggeri anteriori in caso d’incidente”.