Marmitta, adesso ti controllano anche quella | Strage di multe se è ridotta così
I terminali di scarico sono spesso al centro delle ispezioni. Se non vuoi ricevere una maxi multa evita assolutamente questa cosa
Sebbene possa sembrare solo un elemento come tanti dell’auto, il sistema di scarico è fondamentale per un buon funzionamento del motore e per la riduzione delle emissioni inquinanti. Tema oggi sempre più dibattuto e sul quale si stanno prendendo seri provvedimenti in tutta Europa.
Questo componente spesso trascurato in alcuni casi, o fin troppo preso in considerazione in altri, è responsabile dell’eliminazione dei gas di scarico. Tale dispositivo può però comportare alcuni rischi che non dovrebbero mai essere sottovalutati. Ecco perché è importante non manometterlo mai.
La marmitta svolge infatti un compito cruciale nel processo di combustione e cercare di truccarla o alterarla non è proprio una buona idea. È progettata per canalizzare i gas di scarico e neutralizzare alcune sostanze tossiche. Un’altra sua funzione fondamentale è ridurre l’intensità del rumore. Motivo per cui si chiama anche “silenziatore”.
Uno scarico rumoroso non fa della tua utilitaria una supercar
Il suo ruolo dunque è duplice, da una parte ridurre le emissioni di monossido di carbonio e di altri agenti inquinanti, dall’altra fare in modo che il motore di una 500 non arrivi a produrre lo stesso boato di una Ferrari. Tuttavia, nonostante la sua importanza, alcuni amanti del “fai da te” tentano di manomettere o rimuovere parti della marmitta per ottenere prestazioni extra dal motore. Questa pratica non solo serve a poco, ma è pericolosa e soprattutto illegale. Le conseguenze possono essere molteplici e piuttosto gravi.
In primo luogo eliminare del tutto o modificare in parte la marmitta può causare un aumento considerevole del rumore prodotto dal motore, disturbando chi ci sta intorno. Già solo questo sarebbe un motivo sufficiente per evitare di mettere mano al terminale; per di più i gas di scarico risulterebbero molto più tossici, provocando un aumento delle emissioni nocive.
Non diventare “molesto”
Posto che le modifiche alla marmitta possono anche compromettere le prestazioni e la sicurezza del motore invece che aumentare la sua efficienza, il problema principale a cui prestare attenzione sono le conseguenze dal punto di vista normativo. Un terminale elaborato, bucato, o completamente inesistente, viola le prescrizioni del Codice della Strada in materia di rumori molesti durante la circolazione. L’articolo 155 comma 1 include anche la marmitta tra le fonti potenziali di disturbo. Il paragrafo successivo, il comma 2, sottolinea che il silenziatore deve essere in buone condizioni di efficienza e non deve essere alterato.
Quando il rombo della marmitta diventa un vero e proprio tuono, non solo darà fastidio a tutti, ma potrà facilmente attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, e allora le cose potrebbero mettersi male. Innanzitutto recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno stabilito che può bastare la valutazione soggettiva di un agente per determinare se un rumore è “molesto” o meno, senza la necessità di dispositivi di misurazione speciali. Questo dovrebbe mettere in allerta chi è abituato a modificare il terminale di scarico, in quanto si potrebbe trovare a pagare una bella sanzione compresa tra 42 e 173 euro.