Auto usate, italiani truffati in massa | Quando ci fai caso è troppo tardi
Ecco come difendersi dalle truffe dei chilometri scalati delle auto usate
Si sta diffondendo a macchia d’olio il fenomeno della truffa dei km scalati nel mondo dei venditori delle auto usate. L’obiettivo, in questi casi, è riuscire a vendere la propria auto ad un prezzo più alto rispetto a quanto stabilito dal mercato.
Vendendo un’auto con 50.000 km, infatti, si guadagna molto di più rispetto alla vendita di un veicolo che ne ha, per esempio, 100.000.
Siamo di fronte al fenomeno dello schilometraggio, che i rivenditori di auto usate amano molto. Negli ultimi tempi, infatti, questa truffa sta aumentando sempre di più e gli italiani, quando se ne accorgono, ormai non possono più fare nulla. Ma cosa possiamo fare per difenderci da queste truffe?
Come funziona la truffa dello schilometraggio?
Con schilometraggio intendiamo la manomissione diretta del contachilometri, per ridurre il chilometraggio e per truffare gli automobilisti. Nelle auto un po’ più vecchie, quelle con contachilometri analogico a tamburo, per poter diminuire il chilometraggio dell’auto bisogna girare al contrario la corda, quella che unisce il contachilometri direttamente al differenziale anteriore. Per svolgere questa funzione, di solito, basta un semplice trapano.
Nelle auto più moderne, invece, dotate di contachilometri digitali, per ridurre i km bisogna collegare un computer ad uno specifico software direttamente alla presa OBD del veicolo. Se siamo certi di essere stati truffati, e, dunque, se siamo certi che effettivamente i km sono stati scalati, non possiamo far finta di nulla. Siamo stati raggirati: abbiamo comprato un auto che ha più km di quanto ci è stato comunicato, e inoltre abbiamo pagato anche di più. Ma non è finita qui: un’auto più vecchia e utilizzata di più comporta maggiori consumi e manutenzioni più frequenti.
Come difendersi e cosa fare in caso di truffa
La prima cosa da fare, nei casi di truffa dello schilometraggio, dobbiamo subito contestare al venditore un difetto di conformità grave. In tal caso, dobbiamo procedere per via civile per riuscire ad ottenere la risoluzione del contratto oppure la riduzione del prezzo. Secondo l’art. 129 del Codice di Consumo, se i km sottratti sono meno di 50.000 abbiamo diritto alla richiesta di risarcimento. Mentre se supera i 50.000, allora possiamo esigere la risoluzione del contratto.
E’ importante effettuare la contestazione entro 60 giorni dalla scoperta della truffa. Nel caso in cui non si riesca a raggiungere un accordo con il venditore, allora possiamo procedere a denunciare all’AGCM, che si occupa dell’emissione delle multe da 5.000 a 5.000.000 euro.