Semaforo rosso, quando pochi centimetri costano carissimo | Nemmeno ci fai caso ma la multa ti distrugge
Il passaggio con il rosso non è mai una buona idea, i sistemi di rilevamento si fanno sempre più implacabili. Ora la multa è al fotofinish
La fretta è sempre cattiva consigliera, anche quando siamo al semaforo. È ben noto che per evitare incidenti occorre ridurre la velocità, soprattutto in prossimità degli incroci. Che siano o meno regolati dalla presenza di semafori, questo poco importa, perché si tratta pur sempre di situazioni potenzialmente rischiose.
Negli anni sono stati introdotti sistemi sempre più elaborati e precisi per sanzionare chi, ad esempio, non rispetta i limiti di velocità o chi impegna gli incroci passando con il semaforo rosso. Il T-Red è uno di questi, ideato per multare senza pietà chi decide di attraversare quando non potrebbe.
Quest’ultima è una violazione grave, che mette davvero a rischio la sicurezza e, in caso di collisione con altri mezzi, può comportare incidenti spesso letali se le velocità sono elevate. Questo risulta ancor più vero durante le ore notturne, quando le strade sono deserte e le auto sfrecciano sulle strade come fossero a un gran premio.
Dalle 22 alle 7 del mattino aumenta la sanzione
Saltare un rosso può dunque comportare sanzioni abbastanza onerose, comprese tra i 167 e i 646 euro, importo destinato ad aumentare di 1/3 in caso l’infrazione venga commessa in orario notturno, dalle 22 alle 7. Quindi, mettiamo di essere passati col rosso di notte, come minimo rischieremmo 222 euro di multa e la perdita di sei punti sulla patente. I sistemi di rilevamento del passaggio con il rosso stanno diventando sempre più frequenti agli incroci, ma non è tanto questo dato che dovrebbe preoccupare.
Quello di cui pochi parlano è della solerzia con cui queste telecamere sono solite pizzicare automobilisti e motociclisti. Infatti molte di queste non si limitano solo a scattare la foto a un veicolo che palesemente sta impegnando l’incrocio con il rosso, ma individuano e sanzionano anche qualsiasi mezzo superi anche di pochi centimetri la linea bianca di arresto prima del semaforo.
Prendete bene le misure
Il sistema, conosciuto come Velocar, è stato messo scrupolosamente a punto per prendere alla lettera quanto specificato dall’articolo 41 del Codice della Strada, che è categorico nel divieto di superare la linea dello stop. Quella striscia bianca tracciata sull’asfalto è un segnale di protezione per i pedoni che attraversano e per gli altri automobilisti che si trovano all’incrocio. Anche in caso la striscia non sia presente, i veicoli non devono invadere l’area dell’incrocio, né attraversare il passaggio pedonale, né superare il segnale stesso.
Introdotto come una sorta di evoluzione del T-Red, il Velocar è implacabile e multa chiunque oltrepassa anche di poco la linea di arresto, e non solo durante l’accensione del semaforo rosso, ma già da quando sono passati 4 secondi di giallo. Peraltro è un compito molto arduo contestare le violazioni registrate dal Velocar e altri dispositivi Photored. Queste macchine sono dotate di una precisione che lascia ben poco spazio alla possibilità di impugnare un ricorso. A meno che non si verifichino guasti accertati, è difficile mettere in discussione le loro misurazioni.