Autovelox, la multa è valida soltanto in un caso | Senza questo elemento si annulla tutto
Multe elevate da dispositivi per il controllo elettronico della velocità? Attenzione alle informazioni riportate sul verbale
Quante volte abbiamo ricevuto a casa la notifica di una sanzione per eccesso di velocità rilevata dall’autovelox? Si potrebbe azzardare l’ipotesi che almeno una volta nella vita questa brutta esperienza sia capitata a tutti. E terrorizzati dalle conseguenze, abbiamo subito pagato la multa per evitare altre rogne.
Ma siamo proprio sicuri di aver fatto bene, senza aver prima controllato che gli estremi del verbale riportassero tutte le indicazioni precise sulla contravvenzione e sul dispositivo che ci ha sanzionato?
A volte può infatti capitare che le multe siano invalidate in caso non vengano dichiarate alcune informazioni specifiche che ora andremo a scoprire. Per verificare se la sanzione è legittima oppure no, prima di interpellare un avvocato, è bene sapere due o tre cose sulla possibilità di annullamento.
Autovelox omologato e tarato almeno una volta all’anno
Innanzitutto teniamo sempre presente che gli apparecchi per la rilevazione della velocità devono essere sempre omologati, informazione menzionata all’interno del verbale, attraverso gli estremi del provvedimento di omologazione del dispositivo, pena l’annullamento del verbale. Bisogna quindi leggere attentamente la multa e individuare l’illecito presuntamente commesso dall’automobilista. Proprio là, dove si specifica l’infrazione, si dovrebbe segnalare anche il provvedimento di omologazione.
Proseguiamo con le informazioni da verificare. Sempre all’interno del verbale si deve specificare la data in cui è stata effettuata l’ultima taratura dell’apparecchio, data che non può essere anteriore a un anno dal rilevamento dell’eccesso di velocità. Questo perché la legge impone che a cadenza annuale tutti i dispositivi siano ricalibrati per consentire una più accurata misurazione.
Un piccolo dettaglio che non può passare inosservato
Occorre sempre leggere con attenzione il verbale e capire se davvero esistono le condizioni per impugnare un ricorso. Un’altra informazione che non può mancare sono gli estremi del decreto del Prefetto che autorizza gli agenti a elevare le contravvenzioni in modalità automatica su quel preciso tratto di strada in cui è stato installato il dispositivo. Se non dovesse essere riportato il decreto del Prefetto già avremmo tra le mani un primo decisivo elemento a nostro favore.
Infine il verbale deve sempre riportare la data, il luogo e l’ora della rilevazione. Fate bene attenzione alla presenza della specifica chilometrica e della carreggiata su cui è stato posizionato l’apparecchio. In questo modo è possibile verificare se quel tratto di strada rientra o meno nelle aree specificate dal decreto del Prefetto per posizionare i dispositivi di controllo elettronico della velocità in modalità automatica. Ma non serve solo a questo, perché aiuterà il trasgressore a capire se era lui presente alla guida nel momento dell’infrazione per la decurtazione dei punti.