Sicurezza stradale, se hai questa malattia non puoi più guidare | Adesso lo dice la legge
Una nuova normativa recentemente introdotta riguardo alla sicurezza stradale vieta di guidare in caso di malattia. Quale?
La sicurezza stradale è una questione cruciale per tutti i conducenti, i passeggeri e i pedoni. Tuttavia, la legge sta diventando sempre più rigida nei confronti di coloro che potrebbero mettere in pericolo la vita degli altri sulla strada.
Infatti, è stata introdotta una nuova normativa che impedisce alle persone affette da alcune malattie di guidare. Questa misura drastica è stata presa per prevenire incidenti stradali causati da problemi di salute.
Ma quali sono le malattie che impediscono di guidare? E quali le conseguenze per coloro che ne sono affetti? Affrettari a scoprire questa nuova normativa e delll’impatto che avrà sulla sicurezza stradale e sulla vita di chi ne sarà colpito.
La sentenza della Cassazione
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza sulla responsabilità di un’automobilista colpito da crisi epilettiche che ha provocato la morte di un pedone. Secondo la Suprema Corte, chi è affetto da una patologia in grado di provocare una improvvisa perdita di conoscenza non può guidare un’auto, anche se la commissione medica ha rilasciato la patente. In altre parole, il paziente deve comprendere che non può mettersi alla guida di un veicolo quando ha già sofferto di attacchi epilettici e della conseguente perdita di conoscenza.
Il guidatore che soffre di crisi epilettiche deve aver ottenuto l’idoneità medica da parte di un neurologo specializzato in epilettologia. Egli, valuta la gravità della malattia e la possibilità che si verifichino crisi epilettiche in grado di interferire con la guida, prendendo in considerazione anche la tipologia dei farmaci assunti. Alla base dei controlli c’è la volontà di garantire sicurezza per sé e per gli altri. Anche in presenza dell’idoneità medica, il conducente potrebbe essere ritenuto responsabile di un incidente generato da una crisi epilettica. Lo diventa in caso di negligenza nel seguire le prescrizioni mediche o nell’attuazione delle precauzioni consigliate.
Dibattito sulla responsabilità
La sentenza ha aperto un dibattito sulla responsabilità dei conducenti che soffrono di crisi epilettiche e il loro impatto sulla sicurezza stradale. La Cassazione sottolinea che chi si fida della buona sorte e non adotta le dovute precauzioni viola i principi di diligenza e prudenza richiesti per la guida.
La crisi epilettica non è un evento imprevedibile per chi ha già avuto episodi precedenti. Al contrario, è una condizione nota al conducente, che deve quindi evitare di mettersi alla guida dell’auto. Anche se la commissione medica competente ha rilasciato o rinnovato la patente, il conducente è responsabile di conoscere la sua condizione e di non mettersi alla guida quando sa che potrebbe avere una crisi epilettica.