In arrivo il battery swap Fisker Ocean: si comincia nel 2024.
La casa automobilistica americana ha annunciato una partnership con un’azienda di San Francisco, Ample, che lavora proprio nel settore della mobilità elettrica.
Il battery swap, a quanto pare, non appartiene soltanto alla Cina. Ora anche la casa automobilistica americana Fisker ha intenzione di investire su questa tecnologia. E ha deciso di farlo in compagnia di Ample.
Sarà proprio grazie a questa collaborazione che Fisker comincerà le consegne del suo modello Ocean, dotato di battery swap entro l’inizio del 2024.
Fondato nel 2016 da Henry Fisker, il brand ha annunciato che la tecnologia che riguarda il cambio al volo delle batterie sarà disponibile sia negli States che in Europa sul suo SUV elettrico. Tutto questo è una specie di rinascita per la casa automobilistica. Sarà Ample, come prestabilito dagli accordi, a gestire le stazioni battery swap, che parteciperà successivamente ai guadagni per questa attività.
Il battery swapping consiste nel sostituire la batteria del veicolo elettrico, al posto di ricaricarlo. Questo combatterebbe il problema delle auto elettriche, ovvero i tempi di ricarica. Vi sembra un’idea innovativa? Beh, in realtà è già dall’inizio del XX secolo che sperimentano la cosa. Nei primi del ‘900, General Electric propose questa tecnologia, offrendo la possibilità di sostituire la batteria in soli 3 minuti. Ma l’avvento su larga scala delle auto endotermiche gettò nel dimenticatoio la tecnologia.
Le Fisker Ocean saranno dotate di battery swap, e all’inizio saranno completamente rivolte alle flotte aziendali. Successivamente, invece, la tecnologia diventerà disponibile anche per tutti i privati che mostreranno di essere interessati al modello. Oltre a Fisker e alla casa automobilistica NIO, ci sono anche altre aziende che lavorano per l’introduzione nel mercato della sostituzione volante delle batterie nei veicoli elettrici.
Tra queste troviamo CATL, con la sua Evogo, e Xpeng. L’idea, in ogni caso, piace molto in Cina, nonostante siano state case automobilistiche occidentali, come Renault e Tesla, a considerarla come prima cosa. Peccato, comunque, che Elon Musk abbia deciso di rivedere la sua strategia per quanto riguarda le zero emissioni. Dopo un’iniziale fase di sperimentazione, avviata nel 2013, ha deciso di concentrarsi su altre cose. Chissà se il battery swapping avrà lo stesso successo ottenuto in Cina.