320 euro di multa e patente ritirata: a pagarla cara sono i genitori | La legge non ammette ignoranza
Quando si tratta di sicurezza non dovremmo mai abbassare la guardia e prendere gli adempimenti normativi alla leggera, è in gioco la vita
Sono tanti i casi in cui paghiamo cara una distrazione in auto a causa di alcune nostre negligenze. Quando poi ci sono di mezzo minori, a subire tutte le conseguenze del caso sono quasi sempre i genitori.
Lo sappiamo tutti che i lunghi viaggi in auto non sono certo rilassanti quando dobbiamo viaggiare in famiglia. Caricare e scaricare gli innumerevoli bagagli che servono a noi e ai nostri figli, i pianti, le lamentele, le continue richieste possono contribuire a rendere un viaggio indimenticabile un vero incubo.
In tutto questo però non dovremmo mai dimenticare di trascurare l’aspetto più importante di tutti. Quello della sicurezza. Viaggiare sicuri dovrebbe essere sempre una nostra priorità, sia come conducenti sia come genitori. Se dunque ci teniamo ad arrivare tutti sani e salvi a destinazione è fondamentale rispettare alcune semplici norme.
Le cinture di sicurezza non proteggono tutti allo stesso modo
In primis quella di non sottovalutare mai l’importanza di un sistema di ritenuta ben indossato. Le cinture di sicurezza, nonostante possano sembrare scomode e fastidiose, non sono mai inutili, anche quando viaggiamo a velocità ridotte. Talvolta però la cintura di sicurezza da sola non è sufficiente per proteggere un minore, specie quando si tratta di bambini di piccola età.
Pensa che in caso di incidente la cintura potrebbe addirittura diventare un pericolo per lui, invece di proteggerlo, in quanto il bambino non raggiunge spesso l’altezza sufficiente affinché si inneschi la corretta modalità di funzionamento del sistema di ritenuta. E non credere che anche se sono pochi metri da percorrere a bassa velocità non si corrano rischi, perché gli incidenti accadono soprattutto in quelle circostanze. Ragione per cui è sempre obbligatorio utilizzare un sistema di ritenuta omologato per bambini in tenera età.
Un obbligo che può costare la patente
Ecco perché l’articolo 172 del Codice della Strada impone l’uso di un apposito seggiolino fino al raggiungimento di un’altezza di un metro e mezzo (ossia fino a circa i 12 anni). Si danno solo alcuni casi in cui è possibile fare a meno di queste dotazioni. Ad esempio le auto d’epoca sprovviste di cinture di sicurezza sono una di queste rare eccezioni, ma anche sui taxi e sulle auto a noleggio non vige questo obbligo, purché si trasportino bambini sopra i 3 anni e rigorosamente nei sedili posteriori.
Viaggiare senza seggiolino può costare molto caro. La normativa italiana prevede multe che vanno da 80 a 323 euro per chi trasporta il proprio bambino senza un sistema di ritenuta adeguato e omologato. Se poi non è la prima volta che si viene sanzionati per la stessa infrazione nel giro di due anni, si rischia anche la sospensione della patente da 15 giorni fino a 2 mesi. Stesse sanzioni previste per gli adulti che non utilizzano le cinture di sicurezza. Oltre alla multa, che varia anch’essa da 80 a 323 euro, la recidiva comporta la sospensione della patente e la decurtazione di 5 punti.