Multe stradali, se vivi in questa città preparati al peggio | La situazione è insostenibile
Se viaggi di frequente con la tua auto conviene conoscere in anticipo quali sono le città a rischio sanzione
Le strade sono sempre più presidiate da forze dell’ordine che grazie al supporto di telecamere sparse dappertutto nelle grandi città hanno occhi davvero ovunque. Nessun automobilista al giorno d’oggi può ritenersi al sicuro, tanto è vero che a tutti prima o poi è successo di trovare una brutta sorpresa sul parabrezza o di ricevere a casa la temuta cartella verde di notifica.
A volte basta trovarsi solo nel posto sbagliato al momento sbagliato per prendere una multa, magari in una città che non conosciamo durante il blocco del traffico. Spesso città che vai, usanza che trovi, capita anche di non accorgersi di aver varcato i limiti di una zona a traffico limitato perché poco segnalata, o di aver parcheggiato in divieto senza saperlo.
In alcune città infatti le regole sembrano del tutto diverse da quelle applicate normalmente nel Codice della Strada, forse uno stratagemma delle amministrazioni locali che si approfittano di lacune nella normativa per applicare i propri regolamenti. Lo sapevate, ad esempio, che in rari casi, i parcheggi per residenti possono essere contrassegnati dalle strisce bianche?
Un ennesimo sistema per fare cassa
Sì, è proprio così. Anche se abitualmente i parcheggi destinati ai residenti sono ben segnalati da strisce di colore rosso o verde e dall’apposito cartello, in alcune città è possibile che i posti residenti siano completamente irriconoscibili da quelli di sosta libera, se non per il fatto che da qualche parte remota del parcheggio è presente una segnaletica verticale che impone il divieto alle auto sprovviste di talloncino. La segnaletica verticale infatti prevale sempre su quella orizzontale. In questo caso, anche se le strisce sono bianche, esiste comunque un cartello di parcheggio riservato ai residenti.
Diciamo che è un’ottima strategia per fare cassa ai danni degli automobilisti onesti che avrebbero invece rispettato il divieto e pagato molto più volentieri un parcheggio su strisce blu. Sono in tanti i forestieri a cadere in questa trappola quando si trovano a circolare in città che non conoscono, ragion per cui abbiamo cercato di svelare questo trucco che utilizzano le amministrazioni locali per confondere gli automobilisti all’interno di un quadro normativo che lascia spazio a interpretazioni sempre più furbe.
Le città dalla “multa facile”
L’esempio di cui abbiamo appena parlato è quello di Bologna, dove è praticamente impossibile trovare un posto che non sia a pagamento. Quindi se passate di là, occhio al colore delle strisce, quelle bianche non indicano la sosta libera. Meglio pagare un parcheggio delimitato da strisce blu. Milano si conferma invece “capitale finanziaria” in tutti i sensi, anche per incassi di sanzioni. Nel 2016 l’amministrazione locale ha guadagnato ben 157 milioni di euro solo tramite le sanzioni, con una media di quasi 117 euro a multa.
Anche nel 2021, nonostante la pandemia, la città meneghina ha confermato il suo posto sul gradino più alto del podio con oltre 100 milioni di euro incassati. Ovviamente non è la sola a disporre di un sistema di vigilanza del traffico così solerte. Altre città del nord Italia, come Torino, Parma e Bologna seguono da vicino, con una media di 90 euro a multa. Curiosamente la Puglia spicca in cima al ranking per il valore medio delle sanzioni, che è il più alto di tutta Italia, con Lecce al sesto posto e Brindisi al nono. Rimane ancora da chiarire se le amministrazioni locali facciano di tutto per agevolare una migliore viabilità ed evitare le continue violazioni del Codice della Strada.