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Climatizzatore auto, consumi il doppio se lo usi così | Non ci pensa mai nessuno

Aria condizionata dalle bocchette dell’impianto – giornalemotori.it

È noto che l’utilizzo del climatizzatore sia responsabile di un aumento dei consumi, ma a volte potresti notare un aumento ingiustificato, ecco il motivo

Si avvicina la stagione calda e ci immaginiamo già bloccati nel traffico a boccheggiare tra il caldo dei motori accesi e la terribile afa. Per molti l’estate diventa una vera e propria tortura, specie se non si possono mitigare i suoi effetti grazie al conforto di un po’ di aria fresca.

L’unico modo per concederci una tregua sembra quello di accendere il condizionatore e lasciare che almeno il viaggio in auto non si trasformi in un inferno. Sappiamo tutti molto bene che l’accensione del climatizzatore in estate comporta un aumento considerevole dei consumi, ma questo è il prezzo da pagare per avere un po’ di sollievo.

Inoltre sono ben noti anche i possibili effetti negativi sulla salute dovuti a una prolungata esposizione all’aria condizionata. Da una parte lo sbalzo termico troppo accentuato può provocare danni al sistema respiratorio, perché lo sottopone a sollecitazioni estreme, dall’altra un’aria condizionata “viziata” può contenere virus e microrganismi che proliferano negli impianti di condizionamento e che sono pronti ad attaccare.

L’importanza di una buona manutenzione preventiva

Nonostante queste controindicazioni, sappiamo bene che un utilizzo moderato e intelligente dell’aria condizionata può invece essere un buon alleato per sopportare meglio il caldo, soprattutto in auto, e tutelare la salute di soggetti deboli o a rischio colpo di calore, come anziani e bambini. Con le ondate di calore degli ultimi anni, sempre più prolungate nel tempo e di grande intensità, è indispensabile dotarsi di sistemi di condizionamento efficaci, in grado di rinfrescare tutto l’abitacolo.

Ragione per cui, prima che scoppia il grande caldo, è consigliabile programmare una sosta dal meccanico per verificare che l’impianto di climatizzazione sia carico è che non presenti alcuna anomalia nel suo funzionamento. Per questo è necessaria una costante manutenzione che scongiuri eventuali perdite nel circuito del liquido refrigerante e che sia volta a verificare la pulizia dei filtri e dell’impianto in generale.

Se l’impianto fatica a raggiungere la temperatura desiderata questo potrebbe determinare un aumento dei consumi a causa di un accumulo di detriti nella ventola – giornalemotori.it

Quando il climatizzatore non raffredda

Si tratta di operazioni molto semplici ma che in condizioni di caldo estremo possono fare la differenza tra un viaggio in tutto comfort e uno infernale. Viaggiare con un impianto clima poco performante non solo ci farà sudare inutilmente, ma metterà maggiormente sotto sforzo tutto il sistema di erogazione dell’aria condizionata, che a sua volta finirà per compromettere anche le prestazioni dell’auto.

Una ventola intasata da residui che nel corso degli anni si sono depositati sarà la diretta responsabile di un malfunzionamento di tutto l’impianto che non è più in grado di rinfrescare a dovere e che per raggiungere la temperatura impostata impiegherà più energia. Energia che ovviamente sarà prelevata direttamente dal motore che aumenterà il suo sforzo e quindi i consumi in generale. Per questo è fondamentale mantenere in forma il climatizzatore attraverso la pulizia di tutti i componenti principali per evitare in primis uno spreco inutile di carburante, nonché il surriscaldamento e l’eccessiva usura delle parti meccaniche a causa dell’accumulo di impurità.