Nuova Ztl, i cittadini non ne possono più: “Insostenibile per le famiglie” | Piovono le multe
Ancora proteste contro la Nuova Ztl: i cittadini sono stanchi e non ne possono più.
Lo scorso aprile è cominciata l’installazione di ben 51 varchi elettronici lungo il perimetro della nuova Ztl di Roma, che va a comprendere gran parte del territorio della Capitale nel Grande Raccordo Anulare.
I varchi, che varranno attivati ad ottobre, consentiranno di attuare completamente le misure anti-inquinamento decise dalla Giunta Capitolina, che prevedono divieto di sosta, accesso e circolazione nella Ztl Fascia Verde per alcuni veicoli.
Il provvedimento avrebbe sollevato innumerevoli proteste da parte delle opposizioni ma soprattutto da parte dei cittadini romani, che hanno visto la creazione di petizioni online al fine di cancellare i divieti.
Le nuove regole della Ztl Fascia Verde
Le regole della Nuova Ztl Fascia Verde della capitale prevedono che 24 ore su 24, dal lunedì al sabato, escludendo i giorni feriali infrasettimanali, alcuni veicoli non possano accedere: parliamo di auto a benzina e diesel Euro 2, diesel Euro 3 e ciclomotori, motoveicoli e microcar a diesel e benzina Euro 1. Da novembre 2024 tale divieto verrà esteso anche alle auto a benzina Euro 3.
Dal prossimo novembre, invece, non potranno circolare, accedere e sostare le auto diesel Euro 4, i veicoli commerciali diesel N1, N2, N3 Euro 4, motoveicoli e ciclomotori diesel Euro3. Dal novembre del 2024 il divieto si estenderà alle auto a diesel Euro 5 e ai veicoli commerciali diesel N1, N2, N3 Euro 5. Inoltre, ci saranno ulteriori limitazioni se si supereranno alcuni livelli di inquinamento, sino ad arrivare ai diesel Euro 6 nei casi estremi.
Le petizioni online contro la Nuova Ztl
La decisione è stata contestata da cittadini e dalle opposizione del Consiglio Comunale, e per questo motivo sono nate petizioni online che hanno già raccolto più di 16mila adesioni. Leggiamo nella petizione: “Sono circa 30mila i residenti che saranno fortemente limitati nel loro diritto alla mobilità all0interno del perimetro della nuova Fascia Verde, mentre ammontano a circa 3000mila i non residenti”.
“Il divieto di ingresso e di parcheggio ai veicoli giudicati più inquinanti implicherà un obbligo di rottamazione in capo a tutti i cittadini proprietari di tali veicoli”. Continua: “Questo provvedimento è assolutamente insostenibile per tantissime famiglie alle quali verranno impediti i più fondamentali, quanto necessari, spostamenti. Come contropartita non risulta essere stato avviato un reale piano complessivo di mobilità integrata, così come una fattiva azione di incentivazione all’uso del trasporto pubblico locale, ad oggi ancora estremamente carente. In un momento di gravissime difficoltà economiche per le famiglie e le imprese è impensabile dover costringere i lavoratori, così come le persone più anziane, a sostituire i propri mezzi di trasporto privato in nome della transizione ecologica”.