Codice della strada, questa comunissima usanza da oggi costa cara | Multe allucinanti
Sono molteplici gli usi e i costumi al volante, ma sei proprio sicuro che alcuni comportamenti non rappresentino una infrazione?
Quante volte ti è capitato di commettere un’infrazione? La risposta, anche se non ci crederai, è “svariate volte“. Se pensi di comportarti al volante come un conducente disciplinato, dovresti allora essere consapevole del tuo livello più o meno approfondito di conoscenza del Codice della Strada.
Non è questa la sede giusta per verificare quanto ancora ti ricordi delle norme che disciplinano la circolazione dei mezzi a motore, ma sappi che molte di queste forse ti sfuggono, motivo per cui è meglio dar loro una bella rinfrescata prima di vedere fioccare una sanzione.
Esistono infatti molte abitudini al volante che sono entrate a far parte a pieno titolo delle pratiche più comuni e diffuse di guida. Ciò però non significa che tutte siano lecite, probabilmente alcune sono soltanto tollerate, seppur suscettibili di essere sanzionate.
Il limite di tolleranza
Ci sono alcune norme del Codice della Strada che spesso vengono violate senza nemmeno accorgercene. O perlomeno senza dare troppa importanza al fatto di stare commettendo un’infrazione. Ad esempio, chi non ha mai fatto una sosta vietata per andare a prendere un caffè o le sigarette al bar di fronte? Questa “buona usanza” tutta made in Italy non è certo ben vista se solo ci spostiamo in qualche Paese vicino al nostro, eppure da noi è tollerata.
Un’altra pratica diffusissima, ma questa volta un po’ meno tollerata, è l’utilizzo dello smartphone al volante. Quante volte vi sarà capitato di vedere l’auto che vi precede rallentare all’improvviso o sbandare leggermente? E poi si scopre l’arcano motivo di quel comportamento: il conducente è intrattenuto a leggere l’ultimo messaggio di Whatsapp. Se questo vi manda su tutte le furie, pensate che anche voi a volte fate qualcosa di sbagliato anche se non è così grave.
Basta strombazzare inutilmente
Il clacson ad esempio: amato e odiato, e tanto spesso maltrattato. Lo usiamo per tutto e di più, ma sappiamo davvero come e quando va usato? Se impiegato correttamente, il clacson può essere utile ad avvisare di un imminente pericolo, può prevenire incidenti e salvare vite. Si ricorda però che non è un giocattolo. Il suo abuso non è consentito – per di più nei centri abitati – tranne nei casi di vero pericolo.
Secondo il Codice della Strada dovremmo utilizzare il clacson con moderazione e il più brevemente possibile per evitare un inutile inquinamento acustico che alla fine provoca solo rumori molesti. Il suggerimento è, quando possibile, di sostituirlo con segnalazioni alternative come il lampeggio con gli abbaglianti, altra pratica stra-abusata in autostrada. Non rispettare le regole di un buon utilizzo del clacson può costarti una multa che va da 42 a 173 euro o, in casi più gravi, configurare il reato di disturbo della quiete pubblica.