Addio superbollo, l’odiatissima tassa sparisce davvero? Finalmente ecco la verità
Dovrai pagare il superbollo per tutta la vita della tua auto? C’è un modo per richiedere l’esenzione? Presto potrai forse dirgli addio
Se proprio c’è qualcosa che non va giù a tutti gli automobilisti è il fatidico appuntamento con gli uffici territoriali Aci per saldare il pagamento del bollo auto. Non manca l’anno in cui siamo costretti a versare nelle casse della nostra Regione di residenza la tassa probabilmente più odiata da tutti gli italiani.
Ogni volta il salasso è tale che gli automobilisti hanno ormai imparato la lezione ed evitano di acquistare auto con motori di una certa potenza. Questo vincolo, dettato dalla necessità più che dal reale desiderio di acquistare un mezzo di segmento basso, ha influenzato da anni la scelta degli italiani per veicoli di cilindrata ridotta o per modelli ecologici.
Per questi ultimi infatti il bollo può venire a costare decisamente meno. Peccato che si tratta pur sempre di mettere mano al portafoglio per l’acquisto di auto ibride o elettriche che ancora non sono certo alla portata di tutte le tasche. La scelta quindi si riduce tra due opzioni: pagare subito una cifra considerevole per un mezzo a basse emissioni – nuovo o seminuovo – oppure pagare meno per un veicolo usato già con qualche anno alle spalle mettendo però in conto la batosta annuale del bollo.
Quando il mantenimento si fa insostenibile
“Ai posteri l’ardua sentenza“, per dirla con il Manzoni nel “5 maggio”. Il dilemma è reale se pensiamo a quante altre spese influiranno sul mantenimento dell’auto. Assicurazione, revisioni, per non parlare dei pit stop più o meno costosi e più o meno frequenti a seconda delle avarie e dei guasti che incontriamo lungo il cammino.
Per alcuni proprietari la spesa che comunque influisce più delle altre sul costo annuale dell’auto rimane sempre quella del bollo. Spesa che si impenna se si decide per malaugurata sorte di optare per un veicolo di potenza superiore ai 185 kilowatt. Qui la cosa si fa seria ed è meglio mettersi a fare bene i conti prima di decidere se comprare un’auto così potente, potreste a vostra insaputa dover pagare il temutissimo “superbollo“.
Per quanto ancora dovremo pagarlo?
“Nomen omen”, come dicevano i latini. Non ha nemmeno bisogno di presentazioni la sovrattassa introdotta con l’Articolo 23 del Decreto Legge n. 98 del 2011 dal Governo Monti. In sostanza i proprietari di veicoli con potenza superiore a 185 kW (252 CV) pagano un importo variabile a seconda della potenza che eccede la soglia indicata. Si tratta di ben 20 euro per ogni kW aggiuntivo al di sopra dei 185.
Per tutti gli amanti delle alte prestazioni e dei motori potenti come quelli di una volta si prospettano però buone notizie. Se pensavate che il superbollo vi avrebbe accompagnato per tutta la vita vi sbagliavate. Certo non è ancora stato abolito del tutto, ma con il passare degli anni l’importo da pagare si riduce progressivamente, fino ad arrivare all’esenzione completa dopo 20 anni dalla data di immatricolazione. In particolare, dopo 5, 10 e 15 anni, il superbollo subisce una riduzione rispettivamente al 60%, al 30% e al 15% sul totale.