Batteria scarica, per ripartire non servono i cavi | Questo metodo lo usano i meccanici
Pensi che esistano solo i più tradizionali sistemi di avviamento in caso la batteria ci abbandoni? Prova con questo trucco
Rimanere con la batteria a terra non è certo l’esperienza più idilliaca che possiate provare, ma a chi non è mai capitato di girare la chiave e non ricevere nessun segnale di vita dall’auto? Il problema è molto comune e capita soprattutto in inverno quando la batteria è messa a dura prova dalle temperature rigide.
Quando succede questo spesso subentra il panico, ma la soluzione al problema è molto più semplice di quello che pensiamo ed è sotto il naso. Peraltro, la maggior parte delle volte siamo sprovvisti dei fantomatici cavi di avviamento e ci sentiamo del tutto impotenti di fronte a una condizione che difficilmente penseremmo di risolvere senza l’aiuto di qualcuno.
Oltre alla soluzione dei cavi infatti, esistono diversi altri sistemi per avviare un’auto con la batteria scarica, alcuni ben noti, altri praticamente sconosciuti. Ognuno di questi metodi più tradizionali ha i suoi vantaggi, perché di solito si tratta di soluzioni molto efficaci, che richiedono però la presenza di qualche altra persona disposta ad aiutarci. E se fossimo soli? Come potremmo fare a cavarcela?
I sistemi tradizionali di avvio con batteria a terra
A meno che non si abbia a portata di mano un booster da attaccare alla batteria, che consente di accendere l’auto immediatamente grazie a una forte scarica elettrica, (tra i 75 e i 100 ampere), generalmente dovremmo provare ad avviare il motore a spinta o grazie a qualche volontario che metta a disposizione un paio di cavi e una batteria da cui attingere la potenza sufficiente a rimettere in moto il veicolo.
La prima opzione è sempre la più complicata. Oltre a richiedere l’ingaggio di un piccolo team di aiutanti che si metta di buona lena a spingere l’auto fino a farle raggiungere una certa velocità, comporta sempre una buona dose di perizia in fase di avviamento. È in quel frangente infatti che è necessario entrare in auto al volo e inserire la seconda tenendo premuta la frizione e rilasciare il pedale poco a poco avendo cura di modulare al contempo l’acceleratore senza dare troppi strattoni in partenza. Più facile a dirsi che a farsi.
Rimetti in moto l’auto da solo
Se non possiamo però fare affidamento sul nostro team di volontari, la situazione si complica anche se non è impossibile affrontarla da soli. Quel che resta da fare in questo caso è evitare di continuare a girare a vuoto la chiave nel tentativo di mettere in moto. Potremmo infatti compromettere del tutto il sistema di avviamento.
L’ultima nostra chance sta in un trucco – che non possiamo garantire funzioni al 100% – ma che ha spesso portato risultati eccellenti in situazioni disperate. Stiamo parlando del “trucco delle frecce“. Quando non abbiamo altra alternativa può risultare utile sperimentare questo sistema che consiste semplicemente nell’inserire gli indicatori di direzione e aspettare qualche secondo. In caso lo stratagemma vada a buon fine, dopo qualche secondo dovrebbero iniziare a funzionare nuovamente. Basterà questa piccola scarica elettrica provocata dall’accensione delle frecce per consentire l’avvio del motore. Ovviamente l’auto sarà da consegnare immediatamente in mano a uno specialista per approfondire il problema.