Bollo auto completamente gratuito: ecco il metodo che stanno adottando tutti
Finalmente possiamo dire addio al bollo auto. È tutto vero, molti automobilisti ne stanno già approfittando
Ti ricordi la data di immatricolazione della tua auto? Se te la sei dimenticata è bene andare a dare una sbirciata sul libretto di circolazione perché quella coincide con la data di scadenza del bollo auto, la temutissima imposta regionale per il possesso di un veicolo a motore relativa alla potenza espressa in kilowatt e alla classe ambientale.
Se pensi di evadere questa imposta perché sai che le forze di polizia non effettuano di norma controlli sul pagamento del bollo, ti stai sbagliando di grosso. È vero che nessun agente ti chiederà mai se hai qualche pagamento in sospeso da saldare, ma in caso di verifica da parte dell’amministrazione della tua regione di residenza, il mancato pagamento entro i termini previsti può comportare delle grane.
È importante tenere presente che il pagamento tardivo del bollo auto può portare a sanzioni significative, motivo per cui è sempre consigliabile effettuare il pagamento entro la scadenza indicata. Se il pagamento viene effettuato entro 14 giorni dopo la scadenza (ultimo giorno del mese di immatricolazione del veicolo) è possibile beneficiare del “ravvedimento veloce” che prevede solo lo 0,1% di aumento per ogni giorno di ritardo. Se si superano i 14 giorni dalla scadenza si incorre invece nel “ravvedimento lungo”, per cui dovremo pagare una mora crescente fino al 3,75%.
Prima paghi meglio è
Se ti dimentichi per un anno intero di versare l’imposta del bollo ed effettui il pagamento entro il secondo anno dalla scadenza, gli interessi salgono al 4,28% dell’imposta originaria. Ovviamente le cose vanno ad aggravarsi col passare del tempo. Nel caso si superino i due anni dall’ultima scadenza, l’importo diventa pari al 30% dell’imposta non pagata, anche qui senza possibilità di beneficiare di alcun tipo di ravvedimento.
Per evitare brutte sorprese è quindi fondamentale effettuare il pagamento del bollo auto entro la scadenza indicata o, al massimo, entro i 14 giorni successivi. In caso contrario, le sanzioni possono essere molto elevate e comportare un aumento significativo della somma. Compresa, come ultima misura, la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico. A quel punto per tornare a circolare si rende necessario pagare i bolli auto in sospeso, con tanto di mora.
Sistemi per dire addio al bollo
Il pagamento dell’imposta diventa poi un vero salasso per le auto che superano i 185 kW, potenza oltre la quale scatta il cosiddetto “superbollo” che fa aumentare l’importo di 20 euro per ogni kW sopra questo limite. In caso l’auto abbia qualche anno sulle spalle, si può però risparmiare fino al 85% dell’imposta. Dopo 5 anni il costo del superbollo diminuisce già del 40%, dopo 10 anni del 70%, e dopo 15 anni dell’85%. Dopo 20 anni – incredibile ma vero – l’imposta decade completamente.
A proposito di esenzioni del bollo, forse non lo sai, ma esiste un sistema per togliersi dai piedi una volta per tutte questa odiata imposta. Innanzitutto sappi che puoi approfittare di esenzioni per le auto ibride appena immatricolate, che possono variare a seconda della Regione e che vanno da un minimo di 2 anni del Molise a un massimo di 6 anni delle Marche. Per quanto riguarda le auto elettriche, va ancora meglio, con una esenzione prevista per i primi 5 anni valida in tutte le Regioni e uno sconto del 75% a partire dal sesto anno di immatricolazione. Zero spese di bollo invece in Lombardia e Piemonte, le uniche due Regioni che hanno deciso di eliminare a vita l’imposta su tutti i veicoli elettrici.