Targa, se è conciata così rischi il penale | Queste imperfezioni non sono più ammesse
Con la targa non si scherza, modificarla o coprirla configura un reato grave, presta attenzione a cosa dice la legge
Hai mai fatto caso allo stato in cui è ridotta la targa della tua auto? È ben salda al portatarga? È leggibile e ben pulita, o si fa fatica a decifrare? Stai attento a come vai in giro, perché se è malandata potrebbe essere equiparabile a una carta di identità completamente illeggibile.
D’altronde la targa è a tutti gli effetti un documento con valore legale, pensato per rendere immediatamente riconoscibile il nostro mezzo e risalire al legittimo proprietario. In caso quella placca di metallo a cui spesso non prestiamo attenzione dovesse risultare scarsamente decifrabile, potrebbero scattare delle rogne. E anche serie.
Se la tua auto è diesel o consuma più olio del normale, il consiglio è effettuare una pulizia periodica della targa posteriore per evitare che i depositi di gasolio causati dalle goccioline che fuoriescono dalla marmitta finiscano per rendere a tua insaputa nascosto qualche numero.
Il nostro passaporto su quattro ruote
Dovresti imparare a trattare quella placca di metallo affissa sul muso e sul retro della tua auto con più rispetto in quanto si tratta comunque di un atto pubblico, di una certificazione amministrativa che non sta lì per bellezza, ma ha una funzione importante per la sicurezza di tutti sulla strada. La targa è proprio come un tuo secondo passaporto, un documento che identifica in modo univoco il proprietario. In caso di emergenze o incidenti devi poter fare affidamento su quei numeri.
Immagina di essere coinvolto in un incidente stradale in cui un pirata della strada tenta la fuga. La polizia deve identificare la proprietà del veicolo che ha provocato l’incidente per risalire al proprietario e stabilire le responsabilità. Ma se la targa è oscurata o coperta, l’identificazione diventa un’impresa difficile, se non impossibile.
Targa occultata, una cosa seria
E poi ci sono i furbetti dell’autovelox. Non mancano mai i casi in cui il genio di turno pensi di farla franca coprendo parte della targa con nastro isolante nero, sporcandola con del fango, o modificando anche solo una lettera o un numero per tentare di occultare la propria identità alle forze dell’ordine. A un livello di sofisticazione “extra” troviamo invece chi decide di cambiare direttamente targa e sostituirla con quella di mezzi non più registrati al PRA per evitare contravvenzioni e parcheggiare ovunque gli faccia più comodo. Si tratta di fatti reali che mettono in allerta le forze dell’ordine sulla necessità di controlli più serrati sull’utilizzo improprio di queste placche di metallo.
L’importante è essere consapevoli che oscurare la targa può portare a conseguenze ben più gravi di una semplice multa per eccesso di velocità. L’oscuramento anche parziale può trasformarsi in un reato penale, con sanzioni che vanno dalla sospensione della circolazione fino alla reclusione da 3 a 12 anni. Il tutto condito da multe fino a 335 euro, se il veicolo circola senza targa, ma che possono arrivare fino a 7.953 euro, qualora la targa sia contraffatta (quindi modificata per esempio con del nastro isolante). Alle sanzioni può seguire anche il ritiro per mancata idoneità, e il fermo del veicolo per tre mesi.