Autovelox illeggittimi, scattano i ricorsi dopo lo scandalo | Stanno annullando tutte le multe
Speriamo sia la volta giusta per sbarazzarsi una volta per tutte dei sistemi illegali per la rilevazione della velocità, la Corte di Cassazione difende chi è vittima di queste “foto-trappole”
Autovelox al limite della legalità, tema caldo in Italia, forse perché siamo troppo abituati a non rispettare la velocità consentita o forse perché si ingegnano sistemi sempre più diabolici per batter cassa e svuotare le tasche degli automobilisti. Non si può dire “delle due ipotesi l’una”, perché la maggior parte delle volte la verità sta nel mezzo.
È giusto infatti riconoscere che, se da una parte le violazioni dei limiti di velocità sono pratiche comuni un po’ troppo diffuse, dall’altra si cerca di arginare un fenomeno che si potrebbe prevenire attraverso la giusta educazione stradale, con metodi che danno molto da pensare sulla loro presunta liceità.
Già in passato la Corte di Cassazione si era espressa contro l’abuso che le municipalità hanno fatto dell’utilizzo dei dispositivi di rilevamento della velocità, stabilendo che questi dovrebbero essere segnalati da cartelli posti ad almeno 400 metri dal punto caldo. Fioccati ricorsi e sentenze, siamo ancora qui a parlare della legalità degli autovelox.
Lo scout speed? È pur sempre un autovelox
Quello di imboscare l’autovelox in modo da renderlo invisibile sembra un vizietto a cui certi proprio non possono fare a meno. Come dimostra la trovata di utilizzare lo “scout speed” installato a bordo di un’auto civetta – ferma o in movimento – rendendo la postazione di rilevamento praticamente irriconoscibile. Si tratta solo di uno dei tanti metodi nuovi per fare cose vecchie, ossia per pizzicare l’automobilista oltre il limite di velocità consentito.
Attenzione però, essendo il dispositivo equiparabile a tutti gli effetti a un autovelox, deve sottostare al regolamento imposto per tutti gli altri rilevatori di velocità. In caso infatti vi doveste accorgere che un occhio bionico nell’auto dietro di voi sta operando indisturbato per spiare in modo poco consono la vostra velocità, questo deve essere ben segnalato, pena l’annullamento della sanzione.
Presenta ricorso, lo vinci
Se vi accorgete di un sistema velox installato su un’auto civetta delle forze dell’ordine senza che sia stato apposto in modo ben visibile il relativo avviso di segnalazione ad almeno 400 metri, si danno tutti gli estremi per annullare la multa e impugnare il ricorso in Cassazione. È l’ora di farla finita con questi apparecchi non a norma di legge.
Da quando lo scout speed è diventato parte dell’equipaggiamento della Polizia municipale nel 2018, il dibattito sulla necessità della presegnalazione non ha mai cessato. Fortunatamente nel corso degli anni molte sentenze hanno accolto i ricorsi degli automobilisti multati e giudicato illegittime le sanzioni senza preventiva segnalazione del dispositivo. Una recentissima sentenza sembra ancora una volta dar ragione agli automobilisti.