Mercato dell’auto, l’allarme arriva dalle assicurazioni | Per gli italiani una vera stangata
Gli esperti di settore sono preoccupati, le coperture assicurative non riflettono il reale valore di mercato dell’usato
Niente auto nuova, almeno per un po’. La crisi che attanaglia il settore automotive per la mancanza di componenti essenziali ai costruttori per la produzione di auto nuove, come microchip e semiconduttori, sta obbligando sempre più consumatori a optare per il mercato dell’usato.
Non tutti infatti sono disposti ad aspettare un anno o più in lunghe liste d’attesa per la consegna delle chiavi, così l’acquisto di un’auto di seconda mano in Italia sta vivendo un boom senza precedenti. Basta dare un’occhiata alle piattaforme di vendita di seconda mano, come Autoscout ad esempio, per rendersi conto della impressionante offerta di mezzi dovuta a una stagnazione delle vendite in concessionaria.
Questa crescita senza precedenti della domanda di usato sta portando a conseguenze inattese anche per gli stessi automobilisti, prima fra tutte una crescita esponenziale dei prezzi. In seconda battuta questo nuovo trend del mercato usato sta iniziando a ripercuotersi anche sulle assicurazioni. Vediamo perché.
Il boom del mercato di seconda mano
Con una crescita del 7,8% su base annua nel solo mese di gennaio, che ha portato a un aumento del 24% dei prezzi medi nel 2022 e addirittura del 30% nei primi tre mesi del 2023 il mercato delle auto usate sta spopolando. Una buona notizia certo per chi ha intenzione di vendere – questo è sicuramente il momento migliore – un po’ meno buona per chi acquista.
Questo boom dell’usato ha intasato le piattaforme di vendita con catorci assolutamente sopravvalutati, finendo per rappresentare un ostacolo per chi cerca un’auto con un onesto rapporto qualità/prezzo. Lo scenario di costante crescita delle vendite di seconda mano ha oltretutto avuto un impatto piuttosto negativo sulle coperture della polizza, portando a problemi di liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazione, che spesso non coprono adeguatamente sinistri, furti e altri eventi previsti dalla polizza.
Aumentano i prezzi dell’usato ma le assicurazioni non sono disposte a pagare
In poche parole, si alza il costo dell’usato ma si abbassa contestualmente il massimale che è disposta a pagare la compagnia assicurativa in caso di sinistro. Queste società si affidano a database come Eurotax e Quattroruote Professional per stabilire il valore delle auto coinvolte in incidenti o altri eventi. Ma questi parametri ormai non riflettono il prezzo reale di mercato delle auto, che può essere valutato con maggiore precisione da piattaforme online, come Autoscout.
Questo nuovo fenomeno, che ha portato a sottostimare il valore effettivo dell’auto inizia a causare i primi problemi agli automobilisti, che rischiano di essere liquidati con risarcimenti inferiori rispetto a quelli che gli spetterebbero. Secondo fonti esperte del settore, la valutazione sul mercato reale e non solo quella presente nello statico listino dell’usato è essenziale per una stima precisa. Il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli, ha sottolineato che questa situazione potrebbe influenzare gli automobilisti a scegliere direttamente la rottamazione dell’auto in caso di incidente invece della riparazione, ripercuotendosi negativamente sulla filiera dei riparatori e delle componenti di ricambio.