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Nuova Ztl, telecamere installate ovunque | Questi veicoli non circolano più

Zona a Traffico Limitato – giornalemotori.it

Panico tra gli automobilisti, le nuove Ztl non guardano in faccia nessuno, restrizioni sempre più stringenti

Telecamere ovunque, varchi attivi, l’occhio bionico del tuo comune è sempre pronto a coglierti in fallo se per errore entri nella “zona proibita”. Negli anni le Ztl si sono sempre più allargate, sono state ridisegnate in modo da favorire un migliore flusso del traffico nelle aree più congestionate e hanno così finito per cambiare volto alle città.

Da un lato hanno avuto i loro aspetti positivi, come la rivoluzione della mobilità leggera e a zero impatto, che ha visto affollare i centri storici sempre più da biciclette, monopattini, e veicoli elettrici di ogni genere. L’istituzione di nuove Ztl più estese ha per certi aspetti obbligato i cittadini a riscoprire la propria città a piedi o coi mezzi, e a volte con qualche sorpresa.

Come tutti sapranno, le Zone a Traffico Limitato sono aree ben circoscritte nelle quali l’accesso dei veicoli è limitato o proibito in determinati giorni e orari, con l’obiettivo di ridurre il traffico e migliorare la mobilità o ridurre l’inquinamento. Nella maggior parte dei casi queste aree sono accessibili solo a mezzi autorizzati, a meno che in determinati orari il varco non sia disattivato, a seconda delle esigenze della città.

Vantaggi e svantaggi delle Ztl

Dalla loro introduzione le Ztl hanno avuto diversi impatti sulle città, soprattutto su quelle grandi. Hanno contribuito in primo luogo a ridurre il traffico, rendendo il centro un posto migliore dove vivere e passeggiare, godendo delle bellezze artistiche del luogo. Hanno contribuito a ridurre il rumore e l’inquinamento, migliorando la qualità dell’aria e riscrivendo per certi aspetti gli itinerari da fare a piedi.

Se tra gli aspetti virtuosi c’è anche quello di contribuire a rendere la città più vivibile e attrattiva per residenti e turisti, non dobbiamo dimenticare il lato oscuro delle Ztl. La loro implementazione selvaggia, unita a una cattiva pianificazione, può anche avere alcuni effetti negativi. In passato infatti non era raro assistere alle proteste dei commercianti chiusi con le loro attività all’interno delle Ztl. Proteste dovute a una riduzione del flusso di clienti a causa della difficoltà di accesso alle zone limitate. Ragione per cui è importante che la loro implementazione si pianifichi in modo oculato e coordinato con gli attori locali, compresi i cittadini, che circolano su auto sempre più vetuste e inquinanti (ma non certo per loro scelta). 

Fascia Verde a Roma – giornalemotori.it

La Fascia Verde di Roma, una strage in nome della sostenibilità

Anche Roma si prepara ad alzare l’asticella delle restrizioni, con l’istituzione della Zona a Traffico Limitato nella cosiddetta “Fascia Verde”, un’area immensa che copre ben il 16% della città – una tra le più estese d’Europa – e che confina con l’anello ferroviario. Quali novità dovranno aspettarsi i cittadini? Innanzitutto i possessori di un’auto un po’ datata possono iniziare ad appendere le chiavi al muro. L’installazione di ben 51 nuovi varchi renderà ancora più stringenti i divieti per i veicoli più inquinanti da oggi al 2024.

Le auto Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 a benzina e le auto Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 diesel non possono già né entrare né parcheggiare all’interno della Ztl nella Fascia Verde. Il calendario degli stop graduali prevede che a partire da novembre 2023, anche i diesel Euro 4 dovranno uscire dalla zona, mentre i veicoli Euro 3 a benzina saranno banditi da novembre 2024.