Batosta in arrivo, schizzano i prezzi del carburante | La decisione è fatale
La decisione presa dai Paesi dell’OPECPlus, guidati dall’Arabia Saudita, di tagliare la produzione di petrolio ha scatenato un’impennata decisa delle quotazioni petrolifere.
Semrba che la vicenda dei costi del carburante stia diventando interminabile. Il Brent ha recuperato il terreno perso nell’ultimo mese a causa della crisi bancaria, raggiungendo il livello di inizio Marzo.
Il prezzo dei prodotti raffinati è salito e anche quello dei carbuaranti alla pompa è ormai alle stelle. Attualmente, infatti, vediamo la benzina self service a 1,8632 euro/litro, diesel a 1,770 euro/litro, Gpl servito a 0,792 euro/litro e metano servito a 1,688 euro/litro.
Secondo una rilevazione di Staffetta Quotidiana, l’Eni avrebbe aumentato i prezzi consigliati della benzina e del gasolio di due e un centesimo, rispettivamente.
La riduzione di petrolio sull’economia globale
La riduzione della produzione di petrolio decisa dall’OPECPlus è un segnale della volontà dei Paesi produttori di mantenere il prezzo del petrolio a livelli accettabili. Tuttavia, la decisione potrebbe anche presentare ripercussione sull’economia globale.
Da un lato, il taglio della produzione di petrolio potrebbe causare un aumento dei prezzi del petrolio, che a sua volta andrebbe ad influire negativamente sui costi dei beni e dei servizi di cui usufruiamo quotidianamente. D’altro canto, l’innalzamento dei prezzi del petrolio potrebbe causare un forte rallentamento della ripresa economica globale, poichè le imprese e i consumatori dovrebbero affrontare costi maggiori. Inoltre, il taglio della produzione potrebbe incoraggiare le fonti di energia alternative, come le energie rinnovabili, rendendole maggiormente competitive.
L’aumento dei carburanti alla pompa potrebbe causare effetti a catena
L’aumento dei prezzi consigliati dell’Eni per la benzina e per il gasolio ha causato una maggiorazione dei costi dei carburanti in Italia. Da un lato, i consumatori italiani potrebbero ridurre il consumo di carburante, il che potrebbe influire sulla spesa delle famiglie e sull’inflazione complessiva del paese.
D’altra parte, tale aumento rischierebbe di giocare negativamente sui costi delle imprese, in particolare delle PMI, che potrebbero avere difficoltà a mantenere i loro prezi competitivi a causa di questo avvenimento. Inoltre, l’aumento dei prezzi del carburante potrebbea anche influire in maniera importante sull’economia globale, dato che l’Italia rimane uno dei principali importatori di petrolio al mondo. Al momento, le speranze di una soluzione a questo grave problema che possa essere accettabile per tutti, sembra piuttosto remota.