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10 euro a litro’: allarme carburanti | La previsione terrorizza gli italiani

Pompa di benzina – giornalemotori.it

La spesa per fare il pieno continuerà a crescere, soprattutto ora che entreranno in vigore alcuni provvedimenti che erano da tempo nell’aria a Bruxelles 

Non è di certo un momento favorevole per i possessori di un veicolo a motore termico. Nell’arco degli ultimi anni abbiamo assistito a continui rincari dei prezzi del carburante, tanto da scatenare un malcontento comune da parte di consumatori e operatori delle stazioni di rifornimento.

Alcune operazioni del Governo messe in pista lo scorso anno per frenare l’inarrestabile salita dei prezzi hanno in qualche modo tamponato la situazione, con provvedimenti come il taglio sulle accise. Soluzione che ha concesso una breve boccata d’ossigeno ai consumatori, ma che non ha cambiato la radice del problema.

Il ripristino delle accise a partire dal 1° gennaio 2023 ha visto nuovamente schizzare il costo al litro di benzina, diesel, gpl e metano a cifre esorbitanti che, nel caso della benzina, hanno sfiorato e in certi casi oltrepassato i 2 euro al litro, con punte di 2,5 euro in autostrada. Mai però si sarebbe pensato di arrivare a pagare un litro di carburante addirittura 10 euro.

Le soluzioni “tampone”: come una goccia in un barile di petrolio

Il Governo al momento è alle strette, trovandosi in una posizione molto sconveniente. Tra l’incudine del rincaro continuo e il martello dell’impatto sociale della crisi energetica che affligge l’Europa da anni. Il recente provvedimento sul bonus carburante sembrava una soluzione creativa, ma non si sa quanto effettivamente sarà efficace per alleviare la spesa delle famiglie e mantenere il motore dell’economia in movimento.

Dopo il taglio irrevocabile e “senza pentimenti” delle accise, come disse Meloni, il Governo ha deciso di concedere un bonus carburante per risparmiare il 20% sulle spese sostenute tra settembre e dicembre 2022, al netto dell’IVA. Quella del bonus sembrava l’occasione perfetta per ripagare gli italiani degli sforzi sostenuti in questi anni, ma ha di fatto esonerato i cittadini dal contributo, destinandolo solamente alle imprese del settore dell’autotrasporto. Per di più, con le nuove disposizioni di Bruxelles, che ha concesso una proroga sulla commercializzazione dei motori termici, le cose potrebbero ulteriormente peggiorare, portando il prezzo del carburante a livelli record.

E-fuels – giornalemotori.it

Il futuro dei carburanti, prezzi fino a 10 euro al litro

Chi non ha mai sentito parlare di electrofuels? Si tratta di nuovi carburanti sintetici che stanno per rivoluzionare il mondo dell’auto, e presto anche delle corse di Formula 1. Grazie a un accordo tra la Commissione europea e la Germania, i motori termici potranno continuare ad essere venduti anche dopo il 2035, a patto che utilizzino esclusivamente gli e-fuel, ovvero i carburanti a basso impatto prodotti attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua.

Gli e-fuel piacciono perché permettono di eliminare le emissioni di particolato, e abbattere anche quelle di CO2 che vengono invece compensate durante la loro produzione. Sebbene il loro costo sia attualmente altissimo, si parla di 10 euro al litro, si spera che con l’aumento della produzione e delle economie di scala il loro prezzo diminuirà.