Problemi in vista per chi sceglie l’elettrico.
La presenza delle colonnine di ricarica per le auto elettriche sono in assoluto uno dei temi maggiormente utilizzati dalle persone che pensano che l’intera infrastruttura non sia ancora pronta per accogliere l’elettrico a livello “totalizzante” sulle strade italiane.
Tuttavia, le segnalazioni cominciano ad arrivare proprio dai proprietari delle auto elettriche attualmente circolanti, che, una volta arrivati alle colonnine di ricarica con pochissima batteria, le trovano non funzionanti o inaccessibili per vari motivi.
Bisognerebbe, dunque, cominciare ad individuare le varie criticità, che siano di coordinamento o burocratiche, sulle quali lavorare al fine smentire la latenza generalmente attribuita ai singoli Comuni, green esclusivamente per un fine propagandistico.
La paura di arrivare ad una colonnina di ricarica per le auto elettriche in città e trovarla non accessibile a causa delle auto che parcheggiano lì senza alcuna autorizzazione, generalmente viene risolta tramite l’intervento dei Vigili urbani, che procedono alla rimozione dell’auto sanzionando anche il conducente. Tuttavia, l’opzione non è sempre praticabile, come riporta Diego Chinnì su LinkedIn. Avere un veicolo plug-in al posto di un’auto elettrica ci evita di restare in panne, nonostante un test dell’ADAC dimostra come le auto plug-in consumano molto di più quando hanno poca batteria.
Leggiamo nel post su LinkedIn: “Nella civilissima e green Bologna, sabato 18 marzo alle 17.30 per ricaricare l’ibrida plug-in con batteria quasi a 0. In centro trovo una delle pochissime colonnine, indicata come disponibile e prenotabile dal gestore, con 2 tipologie di presa, a sinistra evidentemente inutilizzabile causa cassonetto regolarmente posizionato, frontalmente tanto meno perché in prossimità di un incrocio in posizione pericolosa e neanche a destra in quanto la vettura termica è parcheggiata in uno stallo a pagamento delimitato da strisce blu non riservate ai veicoli in ricarica e con regolare ticket esposto”.
L’inconveniente potrebbe essere avvenuto proprio a causa dell’installazione di una colonnina rallentata a causa della burocrazia. La posa di una colonnina di ricarica, anche se completata e operativa, dovrebbe avvenire tramite la coordinazione del Comune con la segnaletica stradale e con stalli riservati soltanto alle auto in carica.
A Bologna, per esempio, ci sono 98 parcheggi dotati di colonnine di ricarica e 20 sono su proprietà privata. Bologna è la quarta città italiana con il maggior numero di colonnine disponibili per veicoli ricaricabili.