Furti auto in Italia, la notte non si dorme più | Ecco le zone più colpite
Secondo un’analisi condotta dell’Osservatorio LoJack i furti sono tornati a crescere, quasi un’auto rubata su due è un SUV
I furti d’auto continuano a crescere con significativi impatti nelle tasche dei cittadini e nelle casse dello Stato. L’ultimo rapporto Istat, risalente al periodo pre-pandemico del 2020, aveva già scattato una fotografia allarmante, che fa luce su come già allora fossero avvenuti 86.610 furti di auto in Italia, registrando un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente.
Il problema più grave è che solo il 37% di queste auto rubate viene poi recuperato e restituito ai proprietari, mentre il resto scompare nel mercato nero. Questo trend indica una maggiore specializzazione dei gruppi criminali e una loro organizzazione sempre più avanzata. Sempre più spesso le auto rubate alimentano il commercio di pezzi di ricambio contraffatti o si immatricolano nuovamente con documenti falsi.
Dopo la tregua pandemica siamo di nuovo alle prese con un fenomeno in crescita. I ladri d’auto sono tornati alla carica dopo un periodo di relativa calma, come dimostra l’ultimo studio “Stolen Vehicle Recovery 2023” di LoJack. Dal report emerge un’Italia caratterizzata da profonde spaccature territoriali che segnano il modus operandi delle bande criminali e la predilezione per alcuni veicoli piuttosto che per altri.
I modelli più a ruba
Il segmento dei SUV è diventato il più ambito dai ladri. Questa categoria è la più colpita in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, con una quota del 47% sul totale dei veicoli sottratti. Il fenomeno è letteralmente esploso: si pensi che solo tre anni fa questa percentuale si attestava al 33%. Il che significa che i criminali stanno diventando sempre più abili e sofisticati nelle operazioni di scasso e furto di questi mezzi.
Le auto più gettonate dai ladri, che continuano a dominare la classifica, sono la Fiat Panda che mantiene il gradino più alto del podio, seguita dalla Toyota RAV4, Fiat 500 e 500X, e Jeep Compass.
Le regioni più colpite
I proprietari di questi modelli dovrebbero forse pensare all’installazione di soluzioni tecnologiche avanzate per proteggere i loro veicoli dai furti. Grazie alla potenza delle radio-frequenze, impossibili da schermare, è possibile infatti localizzare le auto rubate ovunque, anche in luoghi remoti dove altri sistemi non arrivano. “Lo scorso anno abbiamo contribuito al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro”, ha spiegato Sandro Biagianti – Direttore Sicurezza LoJack.
Secondo l’Osservatorio LoJack il fenomeno dei furti sta assumendo una piega preoccupante, tanto da innescare un’allerta rossa in diverse regioni tra cui Campania, Lazio, Puglia e Lombardia. In Campania gli automobilisti si trovano a dover affrontare l’incubo del cosiddetto “cavallo di ritorno”, una sorta di estorsione dove i malviventi restituiscono l’auto solo in cambio di un riscatto. La situazione non è migliore in Puglia, dove le vetture vengono sottratte per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Milano e Roma si confermano le due capitali italiane dei ladri d’auto.