Kawasaki punta sull’idrogeno: la nuova HySE proiettata al futuro | FOTO
Il futuro dei trasporti è guidato dall’idrogeno verde. Non solo aerei, navi e bus, ora anche le moto saranno a celle di combustibile, ecco la Kawasaki HySE
L’idrogeno rappresenta un vettore energetico di estrema efficienza, un combustibile potenzialmente pulito al 100% se prodotto da fonti rinnovabili. Si è parlato a lungo del suo utilizzo nel mondo dei motori, ma al momento i progetti più innovativi, come quello della tanto discussa Toyota Mirai, non sono riusciti a decollare e a ottenere il successo meritato per via di un maggiore interesse delle case automobilistiche allo sviluppo di motori elettrici a batteria.
I progetti su larga scala più innovativi per l’utilizzo dell’idrogeno come carburante di nuova generazione hanno visto protagonisti indiscussi solo alcuni settori, come l’aeronautico, il navale e i trasporti pesanti su gomma e rotaia. Il motivo è presto detto: questo tipo di gas ha bisogno di grandi serbatoi per essere immagazzinato e di processi molto complessi e accurati per il suo impiego.
Sono in molti a puntare sul futuro dell’idrogeno come vettore energetico utilizzabile anche per il trasporto leggero, solo che serviranno anni di ricerca e sviluppo per adattare i nuovi motori elettrici alimentati dalle celle a combustibile piuttosto che dalle batterie al litio. Il futuro però è più vicino di quello che pensiamo.
Idrogeno su due ruote
Kawasaki è fra questi pionieri di un nuovo paradigma di mobilità sostenibile e ha già in serbo grandi idee su due ruote – e a emissioni zero – utilizzando la tecnologia dei motori a idrogeno. Questo innovativo progetto ha un nome: Kawasaki HySE.
Il marchio di Akashi, forte di un rinnovato interesse di alcuni costruttori sulla tecnologia delle fuel cell, ha presentato il progetto della sua prima moto a idrogeno, riscuotendo grande interesse tra quei produttori che non sembrano essere molto convinti sul futuro dell’elettrico a batteria.
Oltre a offrire un chiaro vantaggio rispetto ai combustibili fossili, l’idrogeno, a differenza dell’alternativa rivale, il motore elettrico, può essere rifornito in tempi relativamente brevi, e offre maggiori vantaggi in termini di efficienza rispetto alla batteria. Dall’altra parte lo svantaggio è rappresentato dalle bassissime temperature necessarie per ridurre il volume di stoccaggio dell’800% e dal rischio esplosione durante le fasi di trasporto.
Le sfide e i rischi dell’idrogeno
Nonostante questi inconvenienti, Kawasaki è convinta che l’idrogeno liquefatto rappresenti la chiave del futuro anche nei trasporti leggeri. Elemento che, insieme al grande potenziale energetico di questo elemento privo di emissioni, potrebbe offrire un’alternativa interessante al futuro della mobilità elettrica.
Anche se l’idrogeno sembra essere una soluzione promettente per il futuro dei trasporti, rimangono ancora alcune sfide da superare, come la complessità del processo di produzione e trasporto, che richiede un’enorme quantità di energia, e la necessità di riprogettare i motori per adattarli al nuovo combustibile. Problemi importanti da risolvere, ma non impossibili da superare per coloro che cercano di capitanare la transizione ecologica del settore trasporti.