Rifornimento di carburante, non commettere un errore simile | La maxi multa ti riduce sul lastrico
I prezzi del carburante sono ancora alle stelle, il Governo non fa dietrofront e i consumatori cercano soluzioni per risparmiare. Non sempre però convengono
Ancora novità nel mondo dei carburanti. Dopo la conferma dello stop alla proroga sul taglio delle accise scattato dal 1° gennaio 2023, è arrivata la prima buona notizia dell’anno. I prezzi di benzina e diesel potrebbero tornare a scendere, anche se di poco, per via della quotazione del Brent in picchiata.
Intanto la decisione del Governo di non concedere al momento ulteriori proroghe sul taglio delle accise sembra irrevocabile. Sebbene questa soluzione in passato avesse permesso una piccola boccata d’ossigeno ai consumatori costretti per necessità a utilizzare i propri veicoli quotidianamente per recarsi al lavoro, sicuramente non si era dimostrata sufficiente per compensare gli aumenti subiti dalle fluttuazioni del carburante in questi anni.
Non è dato sapersi per quanto potrà durare il nuovo minimo storico sfiorato dal prezzo del petrolio, ma in queste ore le quotazioni internazionali del greggio hanno subito un calo consistente, toccando quota 71,60 dollari al barile, valore mai così basso da novembre 2021. Il che ha portato anche i prezzi consigliati dei maggiori marchi a scendere, con Tamoil e IP che hanno ridotto il prezzo del gasolio di 1 centesimo al litro.
Calano le quotazioni del greggio, ma non quelle del carburante alla pompa
Nonostante il calo del Brent, la situazione del caro carburante non sembra cambiare di molto. In uno scenario come questo, che registra prezzi sempre più altalenanti dei prezzi di benzina e diesel, con medie nazionali della benzina che hanno toccato la scorsa settimana quota 1,860 euro al litro, i consumatori si sono visti obbligati a trovare soluzioni alternative per risparmiare.
C’è chi ha deciso di moderare la velocità, chi è passato all’acquisto di un’auto ad alimentazione alternativa, come gpl, metano, e chi invece ha pensato bene di utilizzare metodi di risparmio ancora più drastici. Anche se alla lunga poco convenienti.
Le sanzioni per chi crede di risparmiare dribblando le accise
Molti si sono cimentati nell’esperimento di utilizzare nel motore diesel l’olio di colza o addirittura l’olio da cucina come carburante. Una pratica sconsigliata per almeno due ragioni molto serie. In primo luogo, siccome questi oli non sono filtrati, sono estremamente viscosi e possono danneggiare irrimediabilmente il motore. In secondo luogo, se si viene fermati dalle forze dell’ordine, si rischia di dover pagare una multa enorme.
L’utilizzo di questi oli non tassati è considerato una vera e propria frode fiscale ai danni dello Stato. Coloro che optano per l’olio di colza o per il gasolio agricolo come carburante, stanno commettendo una truffa evadendo le tasse sui carburanti. Si tratta di una condotta illegale che è perseguibile. Infatti, l’utilizzo di questi carburanti su veicoli non destinati all’agricoltura, come le auto, costituisce un reato punibile con fino a tre anni di reclusione e con una multa minima di 7.746 euro.