Distributori di benzina, decisione ufficiale: adesso non si scherza più, arrivano le sanzioni
Passa al Senato il “Decreto carburanti”, scatta l’obbligo di trasparenza sui prezzi al distributore, multe fino a 2.000 euro
Il Senato ha dato il via libera alla legge sui prezzi dei carburanti per il rafforzamento dei controlli e il sostegno ai trasporti pubblici. Dopo una lunga corsa il decreto legge è stato approvato definitivamente l’8 marzo, portando a casa una vittoria importante per i consumatori. Grazie alla nuova legge, i distributori saranno obbligati a esporre i prezzi di riferimento, garantendo trasparenza su quelli applicati alla pompa.
Il “Decreto carburanti” ha messo fine a un periodo travagliato per il settore energetico e per tutti gli attori della filiera. Il provvedimento ha suscitato perplessità da parte dell’Antitrust e critiche da Forza Italia, ma grazie a questa misura si auspica che i consumatori potranno da oggi avere un panorama più chiaro sui prezzi.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a punto un sistema di calcolo basato sulle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti che garantirà la massima trasparenza sui prezzi medi. Il Governo ha annunciato che sarà disponibile anche un’app che mostrerà una mappa e una classifica aggiornata dei distributori più convenienti a seconda della zona di riferimento. Per avviare questo progetto digitale è stato previsto un investimento pubblico di 500mila euro per il 2023 e 100mila euro per il 2024.
Assopetroli: “strumentalizzazione politica”
La scelta del Governo di usare la fiducia per far passare il Decreto carburanti ha lasciato perplessi molti osservatori, che vedono in questa mossa solo un modo per colpire le ultime ruote del carro. Assopetroli Assoenergia parla di una “strumentalizzazione politica che ha come conseguenza una soluzione finta ad un’emergenza altrettanto finta, quella del caro benzina”, sottolinea l’associazione in una nota ufficiale.
Intanto le operazioni di accertamento sono già operative. Gennaio è stato un mese intenso per la Guardia di Finanza, che ha mobilitato 650 pattuglie ed effettuato più di 2.500 controlli per verificare il corretto funzionamento degli impianti, un numero impressionante che rappresenta più della metà dei controlli totali effettuati in tutto il 2022.
Multe salate per i trasgressori e giorni di sospensione
Previste infatti sanzioni in una fascia che va da 200 a 2000 euro per le violazioni degli obblighi di esposizione o aggiornamento settimanale dei prezzi, accompagnate da alcuni giorni di sospensione dell’attività. Il provvedimento introduce anche il rafforzamento dei poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi, noto anche come “Mister Prezzi”, che si occuperà di redigere una relazione trimestrale sui prezzi per prevenire eventuali comportamenti scorretti.
Inoltre saranno forniti chiarimenti fiscali sui bonus benzina e sulla emanazione dei decreti-accise. Con questa misura si torna a parlare della famosa accisa mobile, il meccanismo che permette di ridurre le imposte sui carburanti in modo proporzionale all’aumento dei prezzi. La Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi sarà convocata dal Garante stesso che ha il compito di vigilare sul rispetto delle norme e sulle eventuali violazioni.