Ztl, cambiano le norme sul divieto d’accesso | Questi veicoli saranno vietati
Nuove restrizioni per l’accesso ai centri storici. Sono destinate a colpire duramente i proprietari di alcune delle classi di veicoli più diffusi in Italia
Giro di vite sulle Zone a traffico limitato nelle grandi aree metropolitane italiane. È un periodo di grandi cambiamenti sul fronte delle restrizioni alla circolazione nei centri storici e diverse amministrazioni comunali stanno correndo ai ripari per estendere nuove limitazioni per le auto circolanti all’interno delle Ztl. Il panico tra gli automobilisti è in aumento perché i loro mezzi sono a rischio esclusione.
Con l’avvento di normative sempre più stringenti sul fronte delle emissioni inquinanti, come lo standard Euro 7 approvato dell’Europarlamento, e che entrerà in vigore già a partire dal 2025, i tempi nelle grandi città sono maturi per un cambio di rotta.
Nonostante i tentativi di restringere gli accessi a sempre più veicoli nei centri storici dei capoluoghi italiani, un dato è certo: le alternative per una mobilità sostenibile non sono altrettanto sostenibili per le tasche dei consumatori. In questo senso la strada verso l’elettrificazione delle auto sembra essere ancora in salita in Italia, con solo poco più di 171.000 veicoli a batteria immatricolati finora, secondo i dati forniti da Motus-e.
Lontani da un futuro a emissioni zero
Per di più l’Italia rappresenta un caso unico in Europa, l’unico paese dove – al posto di aumentare – le vendite dei veicoli EV diminuiscono. Se guardiamo al mese di dicembre 2022, le immatricolazioni di auto full electric sono calate del 26,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo appena 4.526 unità.
Data la situazione stagnante del mercato delle auto a emissioni zero in Italia, quello che stupisce ancor di più sono le decisioni che stanno prendendo alcune amministrazioni pubbliche sulle restrizioni alla circolazione nei centri storici per alcune classi di veicoli più datati.
Stop ai veicoli inquinanti a Roma, ACI chiede una deroga per quelli storici
In questo scenario ha fatto molto discutere l’ordinanza emessa lo scorso 28 febbraio a Roma dal sindaco della capitale, Roberto Gualtieri, che ha decretato lo stop alla circolazione per alcune tipologie di auto mettendo al bando i mezzi più inquinanti nella fascia verde (la più estesa d’Europa). Con la nuova ordinanza municipale, l’accesso a tutta questa enorme area, da ora in poi vietata ai veicoli a benzina fino a Euro 2 o a gasolio fino a Euro 3, penalizzerebbe anche i veicoli storici, non facendo nessuna distinzione di valore tra le auto con più di 20 anni di storia alle spalle.
Duro il contrattacco del presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, che ha sottolineato l’importanza di distinguere tra “veicoli storici” e “veicoli vecchi” con la proposta di una lista di salvaguardia che miri a tutelare i pochi veicoli di vero interesse storico e a escludere dalla circolazione il 43% di auto vecchie di nessun pregio. L’elenco di salvaguardia dell’ACI Storico dimostra che molte auto non hanno alcun interesse collezionistico e non dovrebbero essere autorizzate ad entrare nelle zone a traffico limitato.