Neopatentati nel panico, da oggi cambia tutto | Tolleranza zero e sanzioni in arrivo
Tolleranza zero per i neopatentati.
D’ora in poi non si potrà bere nemmeno un goccio di birra prima di mettersi alla guida dell’auto. Bruxelles ha infatti presentato un nuovissimo pacchetto di proposte mirate all’armonizzazione delle norme in materia di permessi di guida in Europa.
Tolleranza zero, dunque, per quanto riguarda l’alcol. La Commissione Europea ha deciso di chiedere a tutti gli Stati membri di introdurre nuove sanzioni per “i neopatentati che guidano con un tasso alcolemico superiore a 0,0 g/l”. Questo è quanto leggiamo nella nuova proposta europea per migliorare la sicurezza sulle nostre strade.
La Commissione vuole vietare assolutamente il consumo di ogni sostanza alcolica, anche in piccolissime quantità, per tutte le persone che si mettono alla guida i primi due anni dopo aver preso la patente.
Per i neopatentati cambia tutto: ecco le proposte della Commissione Europea
La proposta chiede agli Stati membri di introdurre nuove sanzioni alle persone neopatentate, sanzioni che devono essere “effettive, proporzionate, dissuasive e non discriminatorie”. Ma le novità per i neopatentati non finiscono qui. Leggiamo ancora nella proposta: “Gli Stati membri possono stabilire norme supplementari applicabili sul loro territorio ai neopatentati durante il periodo di prova, della durata di due anni, per migliorare la sicurezza stradale”.
Nei 27 Stati membri dell’Unione Europea, il numero delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza è stimato, al 2019, a 1,2 milioni. Circa il 26% di tutte le infrazioni in Europa per quanto riguarda l’alcol sono gravi, con ritiro della patente con possibile conseguenza. Si ritiene necessario “un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti dopo aver superato l’esame e una regola di tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza. Questo è essenziale in quanto, anche se i giovani conducenti rappresentano solo l’9% di tutti gli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente o un motociclista di età inferiore ai 30 anni”.
Una patente europea digitale
La proposta avanzata dalla Commissione Europea mira anche ad una miglior formazione e dei test di guida in grado di preparare al meglio tutti i futuri automobilisti che potrebbero ritrovarsi a fronteggiare individui vulnerabili, come ciclisti, pedoni, conducenti di bici e monopattini elettrici. Inoltre, si punta all’introduzione di una valutazione medica più mirata.
Tra le novità che vuole introdurre Bruxelles troviamo anche una patente di guida digitale, che si può tenere direttamente sullo smartphone e che si può rinnovare online. Un patente che può essere riconosciuta in tutta Europa, previo riconoscimento di alcuni requisiti, semplificando, in tal modo, la maggior parte delle procedure amministrative.