Codice della strada, raffica di multe in arrivo: durante il controllo non fare mai questa cosa | Finirai per piangere
Non vi sarà passata inosservata la costante presenza delle forze dell’ordine a presidiare i punti caldi sulle strade. Qualche consiglio se vi fermano
Durante il loro servizio le pattuglie delle forze dell’ordine possono effettuare controlli con l’obiettivo di garantire la sicurezza e prevenire i reati. Questi accertamenti possono essere organizzati da diversi corpi, come Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Ma perché vengono effettuati ? E quali sono le strade o le giornate più a rischio? Scopriamolo insieme. Le forze dell’ordine cercano di prevenire i reati verificando i precedenti penali o l’identità di persone sospettate di essere coinvolte in attività criminali. In secondo luogo verificano la regolarità dei veicoli e il rispetto delle norme del Codice della Strada.
Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno, nel 2022 sono state 1.782.491 le persone controllate dal solo corpo di Polizia stradale, 1.438.419 sono state le infrazioni al Codice della Strada contestate, con il ritiro di 30.560 patenti di guida e 40.019 carte di circolazione, per un totale di 2.120.631 punti patente decurtati.
Controlli, quando e dove
Le strade più presidiate sono quelle che conducono alle città maggiormente interessate dal traffico di droga, come Milano, Roma, Napoli e Palermo. Ma attenzione, anche le strade extraurbane di collegamento tra le varie regioni del paese sono oggetto di intensi controlli.
E quali sono le giornate più a rischio? Sicuramente prima e dopo i ponti festivi e le festività nazionali, quando si prevede un maggiore afflusso di traffico. Se vi imbattete in un posto di blocco delle forze dell’ordine non c’è motivo di preoccuparsi: basta essere in regola con i documenti e rispettare le norme di circolazione.
Cosa non fare
Durante i controlli è fondamentale fornire i propri documenti di identità. L’obbligo di identificarsi è previsto dal Codice Penale, all’articolo 109, dove si sottolinea che “chiunque è tenuto a presentare la propria identità all’autorità di pubblica sicurezza e a esibire i documenti di riconoscimento personale”. Questa disposizione è stata ribadita anche dalla Corte Costituzionale. Ma cosa succede se ci si rifiuta di fornire i propri documenti d’identità?
Innanzitutto è importante sottolineare che il rifiuto di fornire i propri documenti di identità rappresenta un reato che può comportare sanzioni penali. Ma le conseguenze non si fermano qui. Se ti opponi a fornire i tuoi documenti, gli agenti possono procedere al trasporto in caserma per l’identificazione, poiché il controllo non può essere mai concluso senza questa prassi. Una volta in caserma, se ancora non avrai fornito il documento, sarai sottoposto all’identificazione, che può avvenire attraverso l’acquisizione delle impronte digitali, la fotografia o la rilevazione delle caratteristiche somatiche. Solo dopo l’identificazione, potrai essere rilasciato. Da qui potrai aver capito quanto sia importante collaborare con le forze dell’ordine per evitare spiacevoli inconvenienti.