Autovelox, basta multe con il trucco bracciale | Le sanzioni saranno solo un ricordo
Multe da autovelox, un sistema che sfrutta la tecnologia IoT aiuta a prevenire gli incontri indesiderati
Prima di iniziare questa lettura è bene mettere in chiaro che superare i limiti di velocità è pericoloso e va contro la legge. Tuttavia, se sei un automobilista o un motociclista impenitente e sei stufo di essere pizzicato dagli autovelox, ci sono alcuni sistemi (legali) che puoi utilizzare per evitarli.
Innanzitutto è importante sapere dove si trovano, occorre geolocalizzarli e prestare particolare attenzione quando si guida vicino a questi dispositivi. Ci sono molte app e mappe online che possono aiutarti a identificare i punti caldi, ma tieni presente che non tutte queste informazioni sono accurate al 100% e possono non essere aggiornate.
I navigatori GPS, ad esempio, hanno tra le funzioni quella di rilevare gli autovelox o altri dispositivi di segnalazione radar. Queste soluzioni avvertono della presenza delle fotocamere o di controlli di velocità. Purtroppo non sempre avvisano con tempestività o non sono così precise da indicare su quale lato della carreggiata è posizionato il controllo.
Attenzione al traffico
In assenza di GPS i conducenti con un po’ di esperienza possono fiutare con anticipo la presenza di un rilevatore di velocità da alcuni segnali a cui prestare molta attenzione. Uno di questi è la velocità del traffico.
Quando gli altri mezzi sembrano procedere tutti alla stessa velocità, in fila e ben ordinati, è opportuno seguire il flusso riducendo la velocità. Chi è solito percorrere tratti di strada a rischio autovelox conosce perfettamente i punti di installazione dei dispositivi fissi o le aree di sosta delle forze dell’ordine.
La soluzione del bracciale radar
Per fortuna la tecnologia IoT (Internet of Things) viene da qualche anno utilizzata per connettere dispositivi e sensori e farli dialogare tra loro per offrire nuove soluzioni a vecchi problemi. All’annosa questione autovelox ha messo fine l’idea di tre programmatori italiani fondatori della start-up Woolf. L’invenzione brevettata è geniale. Si tratta di un bracciale in pelle che al suo interno custodisce un dispositivo IoT in grado di attivare un segnale in prossimità della postazione di rilevamento della velocità. Avvicinandosi al punto sensibile il bracciale vibra con forza.
Questa tecnologia di guida intelligente si collega allo smartphone tramite Bluetooth. Grazie a un’app dedicata e costantemente aggiornata il bracciale Woolf fornisce mappature precise degli autovelox e di altri punti sensibili, come tutor autostradali o telecamere nascoste ai semafori. Attivando il braccialetto ci si collega immediatamente a un database con oltre 120.000 punti segnalati in più di 100 Paesi del mondo. L’applicazione utilizza algoritmi di machine learning per evitare falsi allarmi. Inoltre si può impostare il livello di notifica desiderato e verificare la propria posizione in ogni momento. Prezzo 149 euro.