Formula 1, la dolorosa notizia di queste ore: il lutto distrugge i tifosi
Nelle ultime ore è arrivata una dolorosa notizia.
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia di un lutto particolarmente sentito all’interno della F1. Si è spento Slim Borgudd, talento svedese dalle mille sfaccettature, che nella sua vita si è districato tra il jazz, gli Abba e la Formula 1.
Il 23 febbraio 2023 si è spento Borgudd, a 73 anni, dopo una lunga lotta contro l’Alzheimer. La malattia purtroppo, come in molti ben sanno, ha preso il sopravvento, dopo una vita tra musica e motori. Due mondi diversi, ma nel caso di Borgudd, interconnessi.
Proprio grazie alla sua carriera da batterista, Slim Borgudd riuscì anche a dimostrare il suo talento nella quattro ruote. Esordì nella massima categoria nel 1981, con piazzamento a punti.
Una delle storie più curiose della F1
La sua storia è certamente una delle più curiose degli anni Ottanta del F1. Slim Borgudd era molto amico del fondatore della band degli Abba, Bjorn Ulvaeus, e questo lo portò ad essere un pezzo importante del gruppo, andando in tournée con loto come batterista e contribuendo al successo della band campione di incassi.
Fu proprio durante un tour con gli Abba che Borgudd strinse amicizia con un jazzista e pilota britannico dilettante, Chris Barber, che decise di vendergli una Lotus 22, con la quale esordì nell’universo delle corse. Partì dalla Formula Ford, passò per la Formula 3 e a 34 anni arrivò alla Formula 1, nel 1981. Indimenticabile la scritta ABBA sulle fiancate della sua monoposto gialla, decisamente un ottimo richiamo per possibili partner commerciali.
Il successo in F1 e la malattia
In F1 ebbe una bella soddisfazione a Silverstone ’81, conquistando il sesto posto. Una parabola divista tra ATS e Tyrell, la scuderia nella quale, nel 1982, disputò tre GP, prima di essere sostituito da Brian Henton. Dopo la sua esperienza in F1, è diventato anche campione europeo e britannico di Truck Racing. Successivamente decise di appendere il casco al chiodo per potersi dedicare ad un’azienda con la quale gestì F3 storiche e Radicals.
Tuttavia, di recente si era diffusa la notizia che Borgudd stava affrontando difficoltà economiche ma anche di salute. Il morbo di Alzheimer, infatti, l’aveva duramente colpito, portandolo a non essere più autosufficiente. Il suo collaboratore e amico Mike Rowe aveva deciso di aprire una raccolta fondi per poter garantire a Borgudd assistenza a domicilio, che l’ha accompagnato nel suo ultimo tratto di vita.