Ford, l’annuncio improvviso è una doccia gelata: mandati a casa migliaia di lavoratori
Importanti novità per il colosso statunitense, grandi investimenti per le elettriche, pesanti tagli al personale
Ford è impegnata a crescere nel mercato dei veicoli elettrici. L’obiettivo è quello di raggiungere una posizione da leader in nord America entro il 2030, per poi posizionarsi in Europa nel 2035 con una gamma più ridotta, tutta elettrica. La casa automobilistica ha in previsione di investire 50 miliardi di dollari fino al 2026 per la sua strategia di elettrificazione. In Europa stanzierà 141 milioni di euro per rinnovare lo stabilimento di Halewood, nel Regno Unito, e 2 miliardi per quello di Colonia, in Germania.
La casa americana potrà contare nel vecchio continente sulla forza di 3.400 ingegneri per lo sviluppo della tecnologia di base fornita dagli statunitensi, con l’obiettivo di adattarla ai clienti europei, come ha confermato Martin Sander, general manager di Ford Europe in un comunicato. “C’è molto meno lavoro da fare sulle trasmissioni, abbandonando i motori a combustione. Ci stiamo muovendo in un mondo con meno piattaforme globali, dove è necessario meno lavoro di ingegneria. È per questo che dobbiamo fare degli aggiustamenti”, ha spiegato Sander.
Gli americani dovrebbero lanciare il loro primo veicolo elettrico in Europa costruito sulla piattaforma Meb di Volkswagen a Colonia entro la fine dell’anno. Inoltre stanno valutando di installare una piattaforma a marchio Ford nello stabilimento di Valencia, dove saranno forgiate le auto elettriche fabbricate su una nuova linea proprietaria.
Per competere servono investimenti
Le sfide dell’elettrico e i gli alti costi degli investimenti stanno mettendo la società in una posizione scomoda. Ford ha infatti previsto di ridurre i costi, anche se questo significa tagliare un totale di 3.800 posti di lavoro nei prossimi 3 anni, di cui 2.300 riguarderanno le sedi di Colonia e Aquisgrana in Germania, 1.300 nel Regno Unito e 200 nel resto d’Europa. Un boom di licenziamenti che vede sforbiciate a 1 posto di lavoro su 9 nello sviluppo e nell’amministrazione dei prodotti in tutta Europa al fine di ottenere una struttura dei più snella e competitiva.
Martin Sander ha dichiarato che tagliare i posti di lavoro è una decisione difficile, ma necessaria per la crescita dell’azienda. “Ci rendiamo conto dell’incertezza che si crea per i nostri team, e assicuro loro che offriremo il nostro pieno sostegno nei mesi a venire”, ha detto.
Nuove batterie al litio-ferro-fosfato, per produrle servono 3,5 miliardi di dollari
Tra le misure del piano di ristrutturazione, la riduzione del personale si concentrerà principalmente sulla divisione di sviluppo del prodotto, che subirà un taglio di 2.800 posti di lavoro. L’azienda ha annunciato nel comunicato di aver investito 3,5 miliardi di dollari per costruire il primo impianto di batterie LFP (batterie al litio-ferro-fosfato) del paese, per offrire ai clienti una tecnologia più avanzata all’interno della gamma dei veicoli elettrici.
L’impianto, chiamato BlueOval Battery Park Michigan, inizialmente darà lavoro a 2.500 persone quando la produzione di batterie LFP inizierà nel 2026. Ford avrà la possibilità di aumentare ulteriormente la propria capacità di produzione di batterie nell’impianto di Marshall.