Ci troviamo di fronte a un momento storico di svolta! Un cambio epocale che potrebbe segnare le vite di tutti noi ed avere un impatto sull’intero globo terrestre.
E’ arrivato il fatidico momento di dire addio a quei motori che hanno spesso fatto sognare gli italiani. Motori che con il loro rombo e frastuono hanno ipnotizzato milioni di fans dell’automobile e rappresentato anche dei veri e propri status symbol. Sulle nostre strade, tra qualche decennio, potremmo non vedere più sfrecciare una Ferrari, una Porsche, una Lamborghini accompagnate dal loro classico rumore “di strada”. Ma esattamente, quali sono i motori che non vedremo più incastonati nelle auto di nuova generazione?
Ovviamente stiamo parlando dei motori a benzina e a diesel!
In tali motori la combustione avviene internamente con liberazione di energia termica utile al movimento del veicolo. Praticamente dentro a questa tipologia di motore vengono fatti convogliare due elementi importantissimi che sono l’aria e il combustibile e nello specifico benzina e gasolio.
La differenza principale fra benzina e Diesel è nel modo in cui avviene la combustione: la miscela aria/benzina infatti si accende tramite una scintilla prodotta dalla candela, mentre la miscela aria/gasolio si accende in seguito alla compressione da parte del pistone. Entrambi i motori comunque producono una quantità importante di materia inquinante !
Il provvedimento fa parte del più completo pacchetto “Fit for 55” per il dimezzamento delle emissioni inquinanti entro il 2030 con ulteriori obiettivi intermedi, lo sviluppo di una nuova tecnica di misurazione delle emissioni di CO2 e di nuove regole giuridiche da applicare in seno ad essa.
Con l’ok ottenuto dall’Euro Camera attraverso una votazione particolarmente in bilico, le auto inquinanti e quindi le auto a motore endotermico, vedranno uno stop di produzione a partire dal 2035 con l’obiettivo di azzeramento delle emissioni inquinanti a partire da quella data.
Tutte le auto e i camion, ma anche bus e treni andranno quindi sostituiti con delle alternative a zero emissioni, ossia con auto 100% elettriche o attraverso nuove tecnologie che potrebbero nel frattempo nascere. La commissione Europa dovrà quindi, nell’immediato futuro, lavorare sodo per ottenere la quadra su varie tematiche apertesi , tra cui la gestione delle aziende produttrici di auto, la regolamentazione dei nuovi standard di emissione, la gestione e sostituzione delle flotte dei mezzi pesanti e di quelli cittadini (bus, metro) .
Quello che è importante sottolineare e che forse è sfuggito ai più, è il fatto che stiamo parlando di auto di nuova produzione. Ossia, a partire dal 2035, le aziende produttrici di autoveicoli, dovranno stravolgere la loro catena di produzione, utilizzando unicamente quella che forgia auto elettriche. Le auto di “vecchia generazione” potranno comunque continuare a circolare sulla strada perché non impattate dal provvedimento, il cui scopo ricordiamo, è quello di emissioni zero a partire dal 2035 per le auto di nuova costruzione!