Autostrade, ‘addio’ al traffico: svolta storica per l’Italia | È tutto vero
In arrivo un svolta storica per le autostrade italiane.
E’ possibile dire addio al traffico? Probabilmente sì. Sta arrivando, infatti, un progetto per ampliare l’autostrada A8 Milano Laghi. Il progetto prevede un investimento che ammonta a 147 milioni di euro, e attualmente è stato realizzato per il 70%.
L’intervento storico prevede l’ampliamento dell’autostrada con un tratto di cinque corsie, tra la barriera di Milano Nord e il tratto di interconnessione con l’A9 Lainate-Como-Chiasso.
La A8 Milano Varese, che in molti conoscono meglio come Autostrada dei Laghi, diventerà la prima autostrada italiana con cinque corsie. L’autostrada in questione è stata inaugurata 100 anni fa, il 21 settembre 1924, dinanzi all’allora re d’Italia Vittorio Emanuele III. Il progetto, che appartiene ad Autostrade per l’Italia, prevede un’investimento di 147 milioni di euro, e aumenterà la capacità di uno dei luoghi maggiormente trafficati in Italia. Si pensi che 120-150mila vetture passano di lì ogni giorno, in quanto rappresenta uno dei principali collegamenti tra il Nord Italia e i paesi europei.
La prima autostrada italiana con cinque corsie
Il progetto ha lo scopo di aggiungere una corsia in più tra l’interconnessione autostradale con l’A9 Lainate-Como-Chiasso e la barriera di Milano Nord. Coinvolgerà, in totale, 4,4 km, e migliorerà, senza alcun dubbio, i tempi di percorrenza, permettendo di risparmiare circa un milione di ore in un anno.
Attualmente, il progetto si trova al 70% del suo compimento. Lo scorso 7 febbraio, il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, si è recato sul posto al fine di verificare l’andamento dei lavori, insieme all’assessora Claudia Maria Terzi (Infrastrutture Trasporti e Mobilità Sostenibile della Lombardia), Andrea Tagliaferro, sindaco di Lainate e Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.
Un progetto che strizza l’occhio alla sostenibilità
Il progetto non ha l’unico fine di migliorare l’infrastruttura e i servizi per gli automobilisti, ma guarda anche alla sostenibilità. Infatti, durante i lavori, si è prestata attenzione anche ai materiali di scavo, che verranno riutilizzati. L’88%, infatti, verrà reimpiegato in attività di tutela delle acque, costruzione e mediante un sistema di drenaggio controllato.
Per compensare anche l’impatto ambientale, migliorando anche la qualità dell’aria riducendo sino al 40% delle polveri sottili, il progetto prevede anche di piantare ben dieci ettari di specie arboree rigorosamente autoctone vicino alle aree abitate. Insomma, non ci resta che attendere che il progetto arrivi a conclusione.