Prima o poi è capitato a tutti, ma se ti fai pizzicare finisci male: per pagare la sanzione devi venderti la macchina
Le situazioni di stress in auto possono causare reazioni di ira che dobbiamo imparare a controllare, insultare gli altri non solo è sbagliato ma può essere fonte di distrazione
L’insulto al volante può essere pericoloso e può portare a sanzioni. In Italia sembra un fenomeno culturale fortemente consolidato, ma bisognerebbe cercare di eradicarlo. In primo luogo perché l’insulto al volante può distrarre il conducente e compromettere la sicurezza stradale.
Quando si è arrabbiati o stressati infatti può essere difficile concentrarsi sulla guida e prendere decisioni sagge quando si è in preda alla rabbia. Il nervosismo al volante è un problema comune nel nostro paese, che può essere causato da molteplici fattori, tra cui traffico intenso, lunghe code, guida scorretta di altri conducenti, stress e stanchezza.
Questo comportamento può avere conseguenze negative per la sicurezza, aumentando il rischio di incidenti. Insultare gli altri automobilisti per via del nostro nervosismo può anche causare una perdita di concentrazione e una riduzione delle capacità di reazione, che possono essere fatali in situazioni di emergenza.
Cosa prevede la legge
Per gestire queste situazioni al meglio è importante prendersi una pausa se necessario, fare un bel respiro profondo e ascoltare musica rilassante. Fondamentale è mettersi alla guida con un margine di tempo sufficiente per evitare di affrontare situazioni di stress dovute alla fretta.
L’insulto al volante fino a qualche tempo fa poteva anche essere considerato un reato. L’articolo 594 del Codice Penale punisce chi, in pubblico, offende altri con ingiurie o insulti. Se commesso alla guida, questo comportamento può portare a una multa salata o persino alla revoca della patente. La sanzione per questo reato poteva variare: da una multa a una pena detentiva, a seconda della gravità delle circostanze. Attualmente il legislatore precisa che non è più assimilabile a reato penale l’insulto al volante. Nonostante ciò, l’articolo 4 del Decreto Legislativo 7/2016 può prevedere un risarcimento da 100 a 8000 euro alla vittima degli insulti che sporge denuncia.
Meglio evitare di rispondere agli insulti
Per evitare di incorrere in questi rischi, è importante mantenere la calma e gestire lo stress e la frustrazione in modo adeguato. In caso di conflitti con altri conducenti, è meglio evitare di rispondere e concentrarsi invece sulla sicurezza stradale. In generale, le multe per la violazione dell’articolo 594 del Codice Penale possono essere elevate e, come abbiamo visto, variare con discrezionalità da alcune centinaia di euro fino a diverse migliaia di euro, a seconda delle circostanze più o meno gravi.
Inoltre, è importante tenere presente che l’insulto al volante può anche portare a una multa da parte della polizia stradale per comportamento pericoloso o distratto alla guida. Se gli insulti sono rivolti proprio alle forze dell’ordine, facilmente saranno puniti come reato penale. In questi casi si rischiano dai sei mesi ai tre anni di reclusione.