Contro il caro carburanti arrivano i buoni benzina I Boccata d’ossigeno per gli automobilisti, ecco come averli
Grazie al Decreto Trasparenza, approvato il 10 gennaio dal Consiglio dei Ministri, vengono prorogati i buoni benzina, con agevolazioni sino a 200 euro per i primi tre mesi del 2023. I buoni verranno corrisposti ai lavoratori dipendenti direttamente in busta paga. Vediamo insieme come funziona
I lavoratori dipendenti potranno continuare a vedersi riconosciuti a buoni benzina fino a marzo 2023. La somma in busta paga, fino al limite indicato, non concorre a formare il reddito. Con questo intervento il governo spera di aiutare i lavoratori e le famiglie, in questo periodo storico in cui il prezzo dei carburanti è aumentato notevolmente a causa della guerra in Ucraina e del taglio delle accise.
L’intervento fa parte del Decreto Trasparenza, e permette ai lavoratori di beneficiare dei buoni benzina, fino ad un importo massimo di 200 euro.
Le somme, che verranno corrisposto in busta paga dai datori di lavoro, non concorrono in alcun modo alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Alla misura si aggiungono anche ulteriori norme in materia di trasparenza dei distributori per evitare e limitare le speculazioni. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma avverrà ogni giorno, con obbligo di esposizione del prezzo al pubblico. Vengono anche rafforzate le sanzioni, che potrebbero arrivare anche alla sospensione dell’attività dei distributori fino a 90 giorni.
Buoni carburante contro il caro benzina: come funzionano?
La misura, che dovrò essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale, introduce un’agevolazione sino a 200 euro per i lavoratori dipendenti. La somma in busta paga verrà concessa dal datore di lavoro ai lavoratori senza alcun vincolo di reddito e in assenza di accordi preventivi.
L’importo non sarà tassato, e non concorrerà dunque alla formazione del reddito. Occorre precisare che la somma non rientra nel fringe benefit, il cui limite è stato fissato a 253 euro per l’anno in corso e di cui ne beneficiano anche i lavoratori di studi professionali, i lavoratori degli enti del terzo settore, i lavoratori in smart working, gli apprendisti e soci di cooperative.
Se viene superato il limite di 200 euro, il bonus verrà tassato. Non è necessario fare domanda al datore per beneficiare del bonus carburante, poiché sarà quest’ultimo a decidere se erogarlo e con quale importo. Il limite massimo, comunque, è di 200 euro.