Auto a metano, qual è il loro futuro? L’incertezza regna sovrana | Panico tra gli automobilisti
Grande dubbio attorno alle vetture alimentate a metano sulle quali aleggia parecchia incertezza: agitazione alle stelle tra i guidatori che non riescono a orientarsi più.
Rispetto al 2021, l’anno che sta per chiudersi ha segnato un preoccupante calo delle vendite del mercato auto: il dato attesta sul -11,6% le transazioni concluse. Solo 1 milione e 211.000, infatti, le vetture che sono state acquistate nel 2022, con una leggera ripresa a novembre ma insufficiente a invertire il trend.
Molte le cause di questo calo secco, prima su tute la guerra tra Russia e Ucraina scoppiata a febbraio: tale conflitto grave ha difatti innalzato di colpo i prezzi dei carburanti e delle stesse auto endotermiche. Risultato: una discreta virata verso le macchine ibride ed elettriche che però costano ancora troppo.
Alcuni abbassamenti dei costi di materia prima alle pompe vi sono stati, qua e la, ma tale fenomeno non ha però interessato il metano. Il Covid, in tal senso, ha rappresentato una vera e propria deadline: prima della pandemia fare il pieno di metano costava parecchio di meno.
Inutile dire che ciò sta gettando nella preoccupazione e nel panico milioni di automobilisti che devono realmente fare i conti con parecchi aumenti. Che futuro ci serberà il mercato della auto a metano? Vediamo di capirci qualcosa di più.
Auto a metano: l’incertezza la fa da padrona
Aumenti che non hanno risparmiato dunque nemmeno il metano, come detto poco fa: tale combustibile era l’unico a essere ancora accessibile. Ora, invece, costa un occhio della testa e non vi sono sconti o incentivi in tal senso.
Viene pertanto da chiedersi quale sia il futuro per questo settore: per quanto esso sia molto meno inquinante delle alimentazioni a benzina e diesel, necessita comunque di una alimentazione endotermica. Ciò per via dell’impossibilitò di garantire autonomia e prestazioni in tratti impervi, difficoltosi o aspri come salite o simili. Pertanto il bifuel è sempre necessario, altro punto che necessita una riflessione.
Se la tendenza è spostarsi sempre di più verso una transizione a impatto zero o bassissimo, il metano di per sé non inquina ma da solo non da garanzie. Come fare? Anche le manutenzioni sono aumentate, rispetto al passato: se dunque costa parecchio averlo e manutenerlo, e non da prestazioni alte, conviene installarlo? Dubbi e ancora dubbi, come vedete, che annebbiano la già preoccupata mente di molti automobilisti: il futuro di tali vetture è in mano all’Unione Europea che potrebbe prevedere un cambio verso l’idrogeno, ma tale ipotesi è ancora tutta da vagliare.