Motori diesel, spunta il nuovo biocarburante: emissioni ridotte fino al 90% | Svolta clamorosa
Svolta clamorosa nel mondo dei carburanti grazie a un nuovo biodiesel a impatto ridottissimo: ecco di cosa si tratta e da dove viene il prezioso liquido in grado di inquinare poco.
La transizione green ed ecosostenibile è ormai, e per fortuna, in atto: sempre più Paesi stanno infatti spingendo e investendo sul passaggio alle rinnovabili. Troppi i danni causati al Pianeta dai combustibili fossili per non intraprendere con coscienza e decisione tale svolta necessaria e davvero parecchio urgente.
Le vetture elettriche dal 2035 saranno le uniche a poter circolare e già questa deadline rappresenta un passaggio fondamentale. Ma anche parecchia attenzione e lavoro si sta dedicando alla realizzazione e all’utilizzo di combustibili ecologici e a ridotto impatto ambientale.
Eni, il colosso degli idrocarburi, si è mosso con decisione proponendo un nuovo combustibile per diesel euro 5 e euro 6, dal nome di HVO (Hydrotreated Vegetable Oil). Proprio il CEO di Eni, Claudio Descalzi, ha reso nota l’intenzione di introdurre sul mercato questo carburante innovativo e amico dell’ambiente.
Un passaggio importante e decisivo verso la tanto sospirata politica di riduzione dell’impatto ambientale: un carburante ricavato da materie prime naturali e rinnovabili apre le porte a scenari motoristici ben auguranti, sia nel campo green che nel settore motoristico. Scopriamo di che si tratta e come funziona il nuovo HVO.
HVO: il carburante naturale a emissioni ridotte
Innanzitutto, come accennato sopra, il nuovo carburante verrà utilizzato per alimentare i veicoli diesel euro 5 e euro 6. Ciò è quello che si evince dalle parole di Descalzi, il quale ha anche fornito un dato davvero positivo: tale combustibile abbasserebbe del 90% le emissioni nell’atmosfera.
Il passaggio di transizione prevede infatti un periodo non precisato in cui il diesel viaggerà ancora sulle strade, nel mentre che l’elettrico prenda piede definitivamente. Da qui la necessità impellente di trovare soluzioni a basso impatto per alimentare i veicoli a gasolio. Il biocarburante HVO consentirà dunque alla filiera e all’industria motoristica legata al diesel di continuare a lavorare senza creare però danni eccessivi all’ambiente.
Non è il primo carburante ricavato da materie prime naturali e rinnovabili: se ne vedranno anche altri in futuro, proprio nel solco della missione di salvaguardare sia l’ambiente stesso che le aziende che con la produzione di motori vivono e lavorano. Il fine ultimo è lo sviluppo e l’accrescimento di tecnologie e impianti di proprietà per tali tipi di carburanti, per dare alla svolta green solidità, accelerazione e definitiva credibilità e fattibilità.