Emiliano e Chiara, un amore nato sulle moto da corso I Insieme sfidano la disabilità: la storia commuove il web
Storia davvero commovente quella di Chiara e Emiliano, coppia che ha sfidato la disabilità a suon di motori: ecco la loro avventura unica e come hanno stupito tutti per la loro forza.
Chiara ed Emiliano non sono due persone comuni: lei reduce da un tremendo infortunio alla spalla che l’ha tenuta ferma 4 anni, lui senza la gamba destra che gli è stata amputata dopo un incidente del 2011.
Insieme hanno ricominciato a corre e, possiamo dirlo, a vivere: sullo sfondo della 200 Miglia del Mugello si sono conosciuti gareggiando e l’emozione è stata enorme, per tutti. Lui ha 47 anni ed è della Lucchesia mentre Chiara, sua coetanea, è romana. Entrambi sono stati campioni europei: nel 2006 Chiara, nelle 600, mentre Emiliano proprio quest’anno nelle 1000 paraolimpiche.
Chiara racconta di come, saputo che nella gara vi fosse un pilota privo di una gamba, abbia voluto subito incontrarlo. Emiliano indossava una maglietta che poi, a fine gara, lasciò in regalo a Chiara come da sua richiesta. La t-shirt recitava: “Alla voglia di crederci, al coraggio di provarci, alla forza di riuscirci.”
Un mese dopo grazie a un amico comune, tale Cristian, si rividero a Binetto (Bari), per una gara di endurance: i due approfondirono la loro conoscenza tanto che davanti a una colazione condivisa Emiliano scoprì che Chiara era single.
Chiara ed Emanuele: forza, passione e motori
Era il 27 dicembre e la data segnò l’inizio della loro relazione, in nome dell’altruismo: lavorarono assieme per dare vita a un torneo per persone con disabilità fisiche. Passarono assieme tre giorni a Montecarlo dove Emiliano mostrò a Chiara anche, in seguito, la sua Montecarlo di Lucca.
Al momento di riaccompagnare la donna a casa dopo il weekend, l’uomo si fermò definitivamente a Roma da Chiara: non si sono più lasciati un istante. Lei è divenuta il suo grande amore e anche il suo più grande stimolo, la sua forza profonda: senza di lei, racconta lui commosso, non ce l’avrebbe mai fatta. Per lei, dal canto suo, era la prima volta che aveva a che fare con una persona affetta da disabilità fisiche: vedere la protesi quel giorno a Binetto la lasciò dapprima interdetta, poi si sciolse di fronte alla grande ironia e umanità di Emiliano.
La loro storia commovente ha visto poi l’ingresso in famiglia di una cagnolina priva anche lei di una zampa, di nome Sophie: salta, corre e sprizza salute e gioia di vivere da tutti i pori. A riprova che le disabilità, in fondo, le vede solo chi ha occhi per guardarle, ma non esistono nella testa di chi è già oltre e guarda al futuro con amore e speranza.