Niente più paura per il fermo amministrativo perché esiste un metodo economico ed efficace per risolvere la questione: ecco di che si tratta e come muoversi per uscire dall’impaccio.
In caso di fermo amministrativo, il veicolo in questione viene bloccato al fine di recuperare le somme dovute dal proprietario dello stesso verso l’ente creditore del caso. Esse si possono riferire o a multe inevase o a tributi non versati, ma la differenza cambia poco: l’auto viene fermata fino a quando il debito non viene saldato.
Esso spesso viene aggiunto come pena accessoria a infrazioni del Codice della Strada e sempre e comunque in quelle circostanze in cui viene sospesa la patente di guida per un certo periodo di tempo. Solo saldando, come detto sopra, si potrà avere la cancellazione definitiva del fermo.
Tutto parte solitamente con la ricezione da parte del soggetto di una cartella esattoriale relativa alle somme da versare: se dopo 60 giorni il saldo non avviene, scatta il recupero coattivo della cifra e avviene il fermo amministrativo del mezzo intestato all’individuo. Esso è preceduto di norma da una notifica di preavviso contenente l’importo dovuto, la data, l’anno e il numero di provvedimento e di cartella.
Dal ricevimento di tale documento si hanno ulteriori 30 gg per effettuare il saldo, scaduti i quali è fermo: senza preavviso, sappiate che tale blocco del mezzo può esser cancellato. Esiste però un metodo per cancellare tale decisione così impattante, vediamo di che si tratta nel dettaglio.
Per cancellare il fermo amministrativo del veicolo è sufficiente, una volta saldato il debito, recarsi presso la Direzione Provinciale ACI con questi essenziali ed imprescindibili documenti: carta di identità in corso di validità, provvedimento di revoca rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e Certificato di Proprietà (anche digitale va bene.)
Andrà quindi fatta una nota di richiesta di annullamento del fermo amministrativo segnando dietro al Certificato di Proprietà (o, in alternativa, al Modello NP-3) tale volontà, previo versamento di una imposta di bollo pari a 32 euro (diventano però 48 in caso si opti per il Modello NP-3.)
Qualora la richiesta venga accolta, l’esito dell’operazione di annullamento del fermo è positivo e la disposizione di blocco verrà cancellata. Solo allora il proprietario dell’auto in questione riceverà un nuovo Certificato di Proprietà Digitale relativo alla vettura. Ricordiamo che per arrivare a tale punto occorre sempre saldare il debito emesso dagli enti riscossione, mentre nel caso il fermo sia già attivo sarà sufficiente pagare la prima rata e poi fare come descritto sopra.