Ferrari, scoppia il terremoto a Maranello: il clamoroso addio è un fulmine a ciel sereno
É scoppiato un vero e proprio terremoto in casa Ferrari. Le voci delle possibili dimissioni del Team Principal Binotto hanno trovato conferma. Ora manca solo l’ufficialità che potrebbe arrivare a breve.
Nonostante il secondo posto nel mondiale con Charles Leclerc, le strade tra la Ferrari e il Team Principal Mattia Binotto si divideranno.
Binotto avrebbe già dato le sue dimissioni, ma per l’ufficialità serve ancora tempo. Prima di questo annuncio, però, la Casa di Maranello aveva smentito queste voci, dichiarando le speculazioni uscite su alcuni media come prive di fondamento.
Però, purtroppo, queste speculazioni sono state confermate nei giorni a seguire.
La Ferrari dovrà puntare su un nuovo Team Principal a partire dalla prossima stagione, quella del riscatto per la Rossa che dovrà cercare di portare a casa il titolo Mondiale battendo la Red Bull di Max Verstappen.
Binotto dice addio alla Ferrari
La Ferrari aveva deciso di cambiare tutto nel 2019, sostituendo l’allora Team Principal Maurizio Arrivabene con Mattia Binotto. Quest’ultimo, dopo un 2021 deludente, aveva iniziato molto bene il 2022, con subito due vittorie in Bahrain e Australia. Entrambe vanificate da errori di strategia ai box e dai meccanici durante i pit-stop.
Tutto questo ha portato ad una qualche rottura all’interno del Team Ferrari, che si è acuita nel corso di questa stagioni con continui errori di strategia, soprattutto nei confronti di Charles Lecrerc (vedi Montecarlo e Budapest). Pian piano è venuta a mancare la fiducia nei confronti del Team Principal della Ferrari che dall’anno prossimo non sarà più seduto al muretto box della Casa di Maranello.
Dopo il Gp di Abu Dhabi, l’ultimo di questa stagione, Binotto aveva dichiarato che quest’anno l’obiettivo della Ferrari non era certamente il Mondiale, ma solo il ritorno alla competitività dopo le ultime due stagioni assai deludenti. Dichiarazioni, forse, non veritiere dato che i vertici della Ferrari avevano dichiarato che il 2022 sarebbe stato l’anno della rinascita e che la Rossa avrebbe potuto combattere anche per il titolo mondiale. Dopo un inizio assai promettente, con vittorie anche convincenti, la Rossa si è spenta mano mano, a causa di errori di strategia e soprattutto di affidabilità (vedi il ritiro di Leclerc in Spagna quando era primo in gara con più di 10 secondi di vantaggio su Verstappen). Di fronte a queste difficoltà ad approfittarne è stata soprattutto la Red Bull che ha messo il turbo con Verstappen che ha infilato una serie di vittorie di fila vincendo il suo secondo titolo iridato con molte gare in anticipo.