Pneumatici, la tolleranza è finita: se non ti affretti a cambiarli finisci nei guai
Attenzione a non avere gli pneumatici a regola perché il tempo è scaduto: ecco entro quanto cambiarli per non rischiare di collezionare multe salatissime e rischiare anche a livello di sicurezza.
I tempi cambiano e ovviamente assieme a loro anche le normative circa la circolazione invernale che dal 15 novembre è entrata in vigore nel pieno delle leggi. Direttive sia europee che italiane impongono una misura precisa anche per contenere inquinamento ambientale e favorire sicurezza stradale ovunque.
Le gomme auto sono una di quelle parti del veicolo che la gente spesso snobba o perlomeno verso le quali non investe particolare attenzione. Controlli sporadici, cambio gomme rimandati e chissà che altro: eppure sono essenziali per la tenuta stradale e per evitare anche multe da capogiro che andrebbero a piegare la testa a chiunque.
Il regolamento europeo in tal senso è stato aggiornato e ha modificato la soglia di tolleranza nei confronti delle inadempienze eventuali alle norme. Tutto ciò per preservare quel poco di salute che ancora l’ambiente e il Pianeta conservano a seguito dei disastrosi cambiamenti climatici.
Una missione comune e condivisa verso una transizione green ed eco sostenibile che passa anche da queste nuove leggi stringenti sugli pneumatici: pochissimo tempo resta ai guidatori per mettersi in regola, o le multe saranno davvero salatissime e difficilissime da dimenticare nel breve tempo.
Pneumatici: ecco cosa cambia
Nuove norme in entrata a brevissimo circa le gomme e anche altri elementi connessi, in primis le pastiglie dei freni. Sulle gomme si cercherà di limitare il suo impatto ambientale dovuto alle particelle liberate nell’aria al momento delle frenate e delle successive accelerazioni.
Tale fenomeno è dovuto all’attrito delle gomme sull’asfalto e all’usurarsi del battistrada che rilascia tali sostanze: a tal proposito occorre mettersi in regola se non si vuole correre il rischio di vedersi recapitare a casa onerosissime ed impattanti sanzioni che taglierebbero le gambe in un momento così delicato come quello storico e finanziario che tutti noi stiamo vivendo.
Ancora pochissimi giorni, ormai ore, per mettersi in regola, e queste non sono le uniche novità: in arrivo ulteriori strette legate all’impatto delle vetture e delle loro varie componenti sul Pianeta, sull’aria che respiriamo e sui terreni nei quali coltiviamo frutta e verdura. Un processo di sensibilizzazione globale e singolare che porterà, si spera il più presto possibile, a una consapevolezza collettiva nei confronti di un problema ormai solo da contenere, dopo i danni enormi causati.