Non farti sorprendere così al volante: ti becchi una stangata da 1700 euro
Nuove strette per i comportamenti scorretti alla guida: se ti beccano a fare così hai finito di guidare, occhio a non commettere dunque questo errore gravissimo che ti renderà povero.
Nuovo Decreto Legge in arrivo e nuova stretta potente sui gesti scorretti e oltremodo dannosi che si perpetuano alla guida sempre. Abitudini sbagliate e dannosissime che rischiano di mettere in crisi noi, gli altri, i nostri passeggeri e tutti gli utenti della strada che in quel momento gravitano attorno a noi.
Il nuovo Codice della Strada 2022 parla forte e chiaro e ha un tono piuttosto severo nei confronti di un’usanza che spesso vediamo per strada: parlare con lo smartphone o utilizzarlo durante la marcia e la guida. Un modo pericoloso e irrispettoso di circolare che il Governo ha deciso di punire per sempre.
Sono parecchi i dispositivi vietati alla guida alla luce delle nuovissime normative in materia di sicurezza stradale. Tra di essi, oltre allo smartphone, appaiono tablet, computer e anche alcuni modelli di dispositivi elettronici e altro che potrebbe distrarre dalla guida e dalla vita civile da mantenere in strada.
Tutto ciò che allontani le mani da volante è considerato nocivo e punibile al massimo come testimoniano le multe severissime che non mancano di fioccare abbondanti e impattanti sulla testa di automobilisti distratti o, semplicemente, furbetti. Scopriamo nel dettaglio che si rischia a usare il telefonino alla guida alla luce delle nuove leggi.
Smartphone alla guida: ecco cosa si rischia
Le leggi parlano chiaro: se dovesse suonare il telefonino mentre siete alla guida e non disponete di cuffiette autorizzate o, meglio ancora, vivavoce, avete solo e soltanto una alternativa concessa dal Codice della Strada ed è accostare. Ciò per evitare danni a pedoni, ciclisti e persone intente ad attraversare: scalare e frenare la marcia con una mano sola è oltremodo complicato e comporta rischi grossi, fino a 1.700 euro di multa.
Giordano Biserni, presidente dell’associazione sostenitori amici polizia stradale, si distacca però pesantemente e a sorpresa dal nuovo Codice della strada e dalle norme in esso contenute, perché ritiene che anzi avrebbero dovuto essere maggiormente severe già in relazione a una prima infrazione in materia di guida con smartphone alla mano.
Egli chiede una prima sospensione della patente per 5 mesi dopo esser stati pizzicati con telefonino all’orecchio in marcia: una tutela civile e sociale verso un fenomeno di egoismo e maleducazione che imperversa come pochi in un Paese in cui le regole, si sa, sono sempre meno rispettate.